Mister Dati contro Big Brother
I progressi nelle telecomunicazioni non devono andare a discapito dei diritti personali. L'incaricato federale alla protezione dei dati sostiene il diritto all'anonimato.
Tutti hanno diritto alla tutela del segreto delle proprie telecomunicazioni, parola di Mister Dati Odilo Guntern, che ha presentato lunedì il settimo rapporto di attività.
Un diritto, quello all’inviolabilità della sfera privata, che in questo particolare ambito può essere attuato ricorrendo a pseudonimi o a dispositivi tecnici, che garantiscono un accesso anonimo alle reti e ai servizi di telecomunicazione.
Tuttavia, l’utilizzo delle nuove tecnologie, come Internet, consente di rintracciare e di ottenere dati personali in maniera sempre più efficace ed invadente. Alcuni metodi di analisi di queste informazioni aprirebbero, secondo Guntern, la strada ad una società dove tutti i fatti e i comportamenti degli individui sono registrati.
Paladino della privacy del cittadino comune, l’incaricato federale alla protezione si è detto favorevole al completamento del diritto svizzero, sul modello tedesco, con una disposizione volta a garantire un maggiore rispetto del diritto all’anonimato.
Mister Dati ha così difeso l’utilizzo dei telefonini cellulari con le controverse carte prepagate, strumento che ha perso il suo carattere anonimo in seguito alle regolamentazioni volute per prevenire l’abuso da parte della criminalità.
Attualmente l’acquirente di una carta prepagata è infatti tenuto a fornire le proprie generalità, esponendosi così alle possibilità di venire sorvegliato. Un sistema con il quale in realtà, a detta di Odilo Guntern, si è ottenuto ben poco nella lotta alla criminalità.
Altro capitolo delicato è la sorveglianza permanente telefonica, video o della posta elettronica sul posto di lavoro. Per Guntern, soltanto per ragioni di sicurezza o per il controllo delle prestazioni si può far capo a questi strumenti e, in tutti i casi, il lavoratore deve essere informato preventivamente del controllo.
Un settore in netto ritardo dal punto di vista della sicurezza è l’e-commerce per il quale mancano ancora chiare norme giurdiche, in particolare per quanto riguarda la firma elettronica.
Assieme alla tecnologia delle telecomunicazioni e all’informatica (informazioni sui consumatori!), l’altro grande pericolo per la sfera privata proviene dall’ingegneria genetica e dalle sue applicazioni che “rendono la vita dell’uomo sempre più trasparente”, soprattutto dopo la recente pubblicazione dell’intera mappa cromosomica.
Guntern ha preso atto della proposta del Dipartimento di giustizia e polizia, di istituire una banca dati di profili del DNA nel quadro della lotta al crimine, una banca che si fonda attualmente su una base legale insufficiente.
Senza approvare il progetto, Mister Dati ha dichiarato di non volerlo combattere, a patto che si elabori rapidamente la necessaria base legale e che si prevenga l’abuso di dati particolari.
Luca Hoderas
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