Non bisogna sacrificare le razze animali per i bisogni dell’uomo
È quanto ha ribadito sabato il consigliere federale Samuel Schmid, dinanzi a 150 delegati, riuniti a Thun (BE) per l'assemblea generale degli allevatori europei di animali di piccola taglia. Per l'occasione, uno svizzero è stato eletto alla testa dell'associazione internazionale.
Nello spirito della conferenza dell’ambiente di Rio, gli allevatori sono i guardiani delle specie geneticamente minacciate, ha proseguito il responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Il loro lavoro potrà avere successo solo se le razze animali saranno rispettate e non sacrificate esclusivamente ai bisogni degli esseri umani, come nel caso degli allevamenti intensivi.
Gli animali devono essere rispettati nelle loro specificità genetiche, ha aggiunto Schmid, egli stesso proprietario di un alano e di un pastore tedesco. Solo così sarà preservata la diversità delle razze per le generazioni future.
L’assemblea generale ha eletto alla testa dell’associazione Urs Freiburghaus, attuale vicepresidente. Freiburghaus è il secondo confederato alla guida dell’associazione degli allevatori europei di piccolo bestiame. Sabato è stata inoltre ammessa l’Italia quale nuovo membro a tutti gli effetti.
L’associazione internazionale, alla quale sono iscritti più di 1,5 milioni di allevatori di 23 paesi, integra diversi settori di allevamento quali pollame (200 razze), colombe (400 razze) e conigli (100 razze).
swissinfo e agenzie
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