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Primi tagli per Swiss. Basteranno?

Piloti e assistenti di volo toccati dalla compressione dei costi di Swiss Keystone

La nuova compagnia aerea svizzera riduce la flotta, il piano di volo e sopprime 300 posti, di cui 140 tra i piloti.

Esperti di aviazione, sindacati e analisti parlano di “tattica del taglio fetta dopo fetta”.

La compagnia aerea nazionale Swiss riduce voli, sopprime 300 posti di lavoro ed elimina otto aerei dalla sua flotta. A rischio 140 posti di piloti, 160 per il personale di cabina e di terra.

Tali misure dovrebbero permettere di risparmiare 400 milioni di franchi all’anno. Le soppressioni saranno attuate attraverso la normale fluttuazione di personale, ma non sono da escludere però i licenziamenti, specialmente tra i piloti.

Duecento nuovi impieghi saranno peraltro creati nelle divisioni Tecnica e Tecnologia dell’informazione, fa sapere Swiss.

Quali destinazioni sia a corto che a lungo raggio verranno eliminate non sarà noto prima della pubblicazione dell’orario estivo.

Le prime reazioni

Urs Eicher, copresidente del sindacato degli assistenti di volo Kapers, teme che il programma annunciato oggi sia solo una prima tranche di più ampi tagli occupazionali.

Anche lo specialista di aviazione Sepp Moser, intervistato sul futuro della compagnia aerea nazionale dice di non credere che la cura dimagrante attuale basterà: “Non è possibile per un Paese così piccolo come la Svizzera riuscire ad operare con successo una compagnia con un’attività intercontinentale così enorme”.

Per Moser è evidente: le compagnie universali indipendenti come Swiss, sono destinate a sparire in futuro. Anzi, per poter essere accettate da un’alleanza Swiss sarà obbligata a ridurre: “British Airways lo dice chiaramente: una compagnia di questa grandezza non la vogliamo nella nostra alleanza”.

Mentalità vecchia, sfide sempre più grandi

È evidente che non è la Swiss da sola responsabile della situazione attuale. Il peggioramento della congiuntura potrebbe secondo gli ultimi dati causare perdite calcolate tra i 5 e i 7 miliardi di dollari a tutto il settore dell’aviazione civile mondiale per il 2002!

Ma secondo Christoph Bohli, analista della banca Sarasin, il management di Swiss non reagisce come dovrebbe. “Vogliono ancora tenere tutto e sopprimere meno posti possibile. Swiss elimina fetta dopo fetta invece di operare un taglio radicale una volta per tutte”.

La concorrenza si fa più spietata e il dumping dei prezzi è sempre più praticato. Se la frequentazione dei voli Swiss aumenta, non si tratta di passeggeri che volano nelle categorie più care.

Nessun credito supplementare dalla Confederazione

Swiss non potrà comunque contare su nuove sovvenzioni: Daniel Eckmann, portavoce del dipartimento delle finanze, ricorda che Swiss non è una compagnia di stato e la Confederazione non è che azionista minoritario. Secondo Eckmann i tagli sono una misura indispensabile per poter operare sul mercato a livello concorrenziale.

swissinfo

Swiss è stata creata nel 2001 dalla fusione di Crossair e Swissair
Impiegati Swiss: 11.215
Velivoli: 135
Occupazione: 77,3%
Prevista riduzione dei costi: 400 milioni di franchi.

Verranno eliminati un Boeing MD-11 di lungo raggio, un Airbus A320 sulle rotte di media distanza e 3 aerei di 50 posti per i collegamenti regionali.
Anche la divisione Charter, che in futuro – invece dei sette Boeing MD-80 attuali – opererà solo con quattro A320.
Swiss ha realizzato una cifra d’affari di 1,38 miliardi di franchi nel terzo trimestre del 2002, con una perdita netta di 135 milioni.

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