Sempre più agricoltura biologica
La produzione bio in Svizzera è in continua crescita. Partita dalla Svizzera tedesca, ora coinvolge un numero sempre maggiore di agricoltori romandi. Il Ticino è ancora restio.
Grazie ai grandi distributori, gli sbocchi per i prodotti bio non mancano.
I paladini dell’agricoltura ecologica hanno tutte le ragioni per sorridere: stando ai dati resi noti da Biosuisse, nel 2002 i ricavi derivanti dalla vendita di questi prodotti hanno superato la quota del miliardo di franchi – 1,056 – un incremento del 13% rispetto al 2001.
In media, ogni svizzero ha acquistato l’anno scorso 144 franchi di prodotti ottenuti nel rispetto dell’ambiente.
Un agricoltore su dieci convertito al bio
Oramai, oltre il 10% dei terreni coltivati – nonché delle fattorie – in Svizzera è destinato all’agricoltura rispettosa dell’ambiente.
Quasi 6500 aziende sono attive in questo settore: solo nei Grigioni, il 50% delle fattorie – 1426 aziende – si è convertita al credo bio. Nel Ticino si contano attualmente poco più di un centinaio di aziende simili.
Il margine di crescita è ancora grande
Il fenomeno, radicato soprattutto nella Svizzera tedesca, sembra aver contagiato anche la Romandia. Stando al direttore generale di Biosuisse Christof Dietler, pur potendo vantare un numero di contadini bio inferiore, il tasso di crescita annuale nella Svizzera francese si situa al 14,4%, nettamente al di sopra del tasso medio nazionale del 6,3%.
A suo avviso, nel settore agricolo il mercato bio è quello che sta vivendo la crescita più significativa.
Il dinamismo constatato dai prodotti freschi dovrebbe riflettersi anche su quelli lavorati. Finora Biosuisse ha attribuito il suo «marchio» a seimila aziende di trasformazione e commercializzazione: a breve termine, un giro d’affari annuale di 2 miliardi non sembra più una scommessa azzardata.
Regole severe
Per poter entrare a far parte della famiglia «Biosuisse» bisogna attenersi a regole severe riguardanti la coltivazione e l’allevamento di bestiame. La presidente dell’associazione Regina Fuhrer è consapevole che l’addensarsi di regole sempre più restrittive non sia gradita a tutti gli agricoltori poiché causano talvolta costi aggiuntivi.
«Molti contadini – ha detto – considerano ormai raggiunto il limite del sopportabile, anche perché i prezzi per determinati prodotti, come il latte, stanno calando».
Bruxelles detta legge
Tuttavia, ha precisato Regina Fuhrer, mentre le decisioni di Biosuisse sono il frutto di un processo democratico, la Confederazione adotta automaticamente le prescrizioni in materia emanate da Bruxelles restringendo così la possibilità di partecipazione della popolazione. Al riguardo, la Fuhrer ha chiesto un maggior coinvolgimento dei contadini nei processi decisionali.
Finora, ha aggiunto la Fuhrer, l’organizzazione è riuscita ad adattare la produzione biologica alle esigenze del mercato, anche per evitare eccessive pressioni sui prezzi. Per evitare quanto capitato col latte, Biosuisse applica regole severe al fine di evitare sovrapproduzioni.
swissinfo e agenzie
Oltre un miliardo il fatturato annuo
Quasi 6500 aziende
Crescita del 13% nel 2002
144 franchi la spesa annua pro capite
Oltre un miliardo il fatturato annuo
Il 13% in più rispetto al 2001
6500 – il numero delle aziende bio
Il 10% dell’agricoltura è bio
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