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“Su Skyguide pesa la morte dei nostri figli”

Keystone

Le famiglie delle vittime della sciagura di Ueberlingen sono apparse per la prima volta al processo contro Skyguide, ritenuta colpevole della morte dei loro figli.

Lunedì davanti al Tribunale distrettuale di Bülach, un esperto indipendente ha peraltro formulato pesanti critiche all’operato di Skyguide.

Una decina di membri delle famiglie colpite dal lutto si sono appostate, lunedì mattina, davanti all’atrio del tribunale in cui si sta celebrando il processo.

Hanno accolto il pubblico e i media brandendo cartelli sui quali si leggeva: “Skyguide è colpevole della morte dei nostri figli” e “la morte dei nostri figli è una vergogna per la Svizzera”.

Un dolore indelebile

Le foto dei 49 bambini deceduti incollate su cartelloni esprimono anche il dolore dei parenti. “Non provo odio – ha detto un padre – ma il mio dolore resterà inciso nella mia memoria. Nessuno mi restituirà i miei figli”.

Come tanti altri, quest’uomo è venuto in Svizzera per incontrare i responsabili di Skyguide. Lui, come gli altri, ha bisogno di capire. “Comprendere come sono andate esattamente le cose, ci aiuterebbe a capire i motivi del loro agire. Da questa catastrofe è importante trarre i dovuti insegnamenti, affinché un tale dramma non si ripeta più”.

I parenti di dieci vittime presenti a Bülach non hanno ancora accettato gli indennizzi offerti loro da Skyguide e hanno presentato ricorsi al Tribunale amministrativo federale. L’avvocato di Skyguide Alexander von Ziegler, responsabile degli indennizzi, ha fatto sapere che i giudici si pronunceranno solo dopo il verdetto.

Verso mezzogiorno un rappresentante della società svizzera per il controllo aereo ha comunque avuto una breve discussione con i famigliari presenti.

Pesanti critiche: tragedia prevedibile

Secondo il perito, che ha realizzato uno studio sulla collisione aerea di Überlingen (D) per conto della pubblica accusa, “la catastrofe non era imprevedibile”. Permettere che un solo controllore rimanesse davanti ai radar malgrado i lavori di manutenzione che riducevano l’efficacia degli strumenti di controllo, ha rappresentato una prassi contraria alle norme internazionali.

La collisione fra il Tupolev 154 della Bashkirian Airline e il Boeing 757 cargo della DHL avvenne alle 23.35 del primo luglio 2002, dopo che entrambi i velivoli che si trovavano su una rotta di collisione si abbassarono di quota. Tutti i 71 occupanti dei due velivoli perirono nella sciagura.

Secondo una prassi seguita fino al giorno dell’incidente – e in seguito vietata dall’Ufficio federale dell’avaizione civile (UFAC)- il secondo radarista in servizio quella notte andò in pausa dopo le 23.00, quando cioè il numero di movimenti aerei si era ridotto.

Lavori in corso problematici

Determinante per il sovraccarico di lavoro del controllore rimasto da solo davanti ai radar – ha sottolineato il perito – non è stato tanto il numero di aerei in volo, ma piuttosto gli strumenti insufficienti che aveva a disposizione, come ad esempio il telefono che non ha funzionato.

Secondo l’esperto, prima dell’intervento dei tecnici che hanno disattivato il sistema ottico di allarme per gli aerei che si trovano in rotta di collisione, i responsabili di Skyguide avrebbero dovuto assicurare che due controllori di volo rimanessero ai loro posti di lavoro.

Anche gli altri centri di controllo avrebbero inoltre dovuto essere informati dei lavori in corso, ciò che avrebbe “con tutta probabilità” permesso di evitare la tragedia.

Il processo contro gli otto dipendenti di Skyguide accusati di omicidio colposo plurimo prosegue fino alla fine di maggio. Martedì sono in programma gli interventi del procuratore pubblico e degli avvocati delle parti lese.

swissinfo e agenzie

1.7.2002: Un Tupolev della Bashkirian Airlins (BAL) e un Boeing cargo della DHL si scontrano sopra Überlingen, nei pressi del lago di Costanza. Muoiono 71 persone. Il controllo dello spazio aereo era di competenza della società elvetica Skyguide.

7-8.8.06: L’inchiesta del pubblico ministero di Costanza è integrata a quella del procuratore di Winterthur. Quest’ultimo accusa 8 collaboratori di Skyguide di omicidio per negligenza e chiede siano condannati a pene detentive dai 6 ai 15 mesi con la condizionale.

18.12.06: Skyguide trova un accordo con le famiglie di 30 vittime e versa un risarcimento il cui ammontare non è stato reso noto. I famigliari delle altre 41 vittime erano già stati risarciti.

Nello spazio aereo svizzero si registrano oltre un milione di voli all’anno. Indipendentemente dal fatto che si tratti di decolli, atterraggi, sorvoli ecc., su mandato della Confederazione Skyguide AG garantisce uno svolgimento sicuro ed efficiente di tutte le operazioni di volo civili e militari.

In Svizzera ogni anno si effettuano oltre un milione di voli secondo le norme di volo strumentale: atterraggi, decolli e sorvoli di aeromobili grandi e piccoli, civili e militari.


La sede principale di Skyguide AG è a Ginevra. La società offre lavoro a circa 1400 persone, di cui 140 apprendisti, in 14 ubicazioni diverse, in primo luogo presso gli aeroporti di Zurigo, Ginevra, Berna, Lugano e Sion.

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