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Swiss limita le perdite

Swiss continua a volare verso orizzonti tutt'altro che sereni Keystone

La compagnia aerea è riuscita a restringere drasticamente le sue perdite nel primo semestre del 2004: 33 milioni di franchi, rispetto ai 333 dello stesso periodo dell’anno scorso.

I dirigenti di Swiss intendono uscire dalle cifre rosse nel 2005 ed escludono una nuova ristrutturazione.

Le misure di ristrutturazione adottate l’anno scorso e i miglioramenti della congiuntura economica mondiale si sono fatti sentire positivamente per la compagnia aerea. Anche se, finora, non si può parlare di un’inversione di tendenza.

Swiss è infatti soltanto riuscita a limitare fortemente i danni nella prima metà del 2004: la perdita netta si è attestata a 33 milioni di franchi, rispetto ai 333 milioni dei primi sei mesi del 2003.

Da notare però che, dopo la perdita di 78 milioni registrata nei primi tre mesi del 2004, nel secondo trimestre la compagnia ha beneficiato di un’entrata straordinaria di 68,7 milioni di franchi, derivanti dal regolamento del contenzioso con le società francesi Holco e AOM Air Liberté, ereditato dalla defunta Swissair.

Anche il disavanzo del risultato operativo Ebit è stato quindi contenuto, passando da -346 a -19 milioni di franchi.

Il fatturato ha subito una contrazione, scendendo da 2,098 miliardi di franchi a 1,768. Un calo dovuto in buona parte alla riduzione della flotta aerea e delle destinazioni, operata nell’autunno del 2003.

Frenata l’emorragia delle liquidità

Le disponibilità di cassa hanno registrato un’evoluzione migliore del previsto. Alla fine di giugno, Swiss disponeva ancora di 353 milioni di franchi, contro i 250 milioni preventivati.

Va sottolineato che in queste liquidità non sono ancora conteggiati i 68,7 milioni di franchi provenienti dall’accordo extragiudiziale raggiunto in Francia.

Swiss continua comunque a negoziare con le banche per ottenere un credito destinato a consolidare i propri mezzi liquidi.

I fondi propri di Swiss ammontavano invece a 982 milioni di franchi alla fine di giugno 2004, il che corrisponde ad una copertura del 27,5%.

In questo importo sono già state contabilizzate le perdite registrate nel 2003.

Migliora il tasso di occupazione

Nei primi sei mesi del 2004, Swiss ha effettuato 70’612 voli, trasportando circa 4,6 milioni di passeggeri nel mondo.

Il nuovo piano aereo e la ripresa economica hanno permesso di migliorare il tasso di occupazione, che si è fissato sul 73,4% in media, ossia 4,7 % in più rispetto al primo semestre dell’anno scorso.

Piuttosto soddisfacente il tasso di occupazione dei voli intercontinentali, che ha raggiunto il 79,1%, con una progressione di 3,8 punti.

In Europa, nonostante una crescita del 5,6%, il tasso di occupazione si situa a quota 60,3%.

Al 30 giugno 2004, Swiss disponeva di una flotta di 85 velivoli, la cui età media corrispondeva a 5,7 anni.

Ottimismo moderato di Franz

Il nuovo direttore esecutivo della compagnia, Christoph Franz, si è rallegrato per l’andamento operativo degli ultimi mesi, sottolineando però che “Swiss deve concentrarsi ancora di più sulla riduzione dei costi e sul miglioramento della redditività”.

Senza indicare la portata delle misure previste, Franz ha tenuto a smentire le ipotesi di tagli radicali, avanzate nei giorni scorsi dalla stampa. A suo avviso, non è il caso di procedere attualmente ad una nuova ristrutturazione radicale della compagnia.

Sempre secondo Franz permangono alcune ombre sulla situazione di Swiss, a cominciare dall’impennata del prezzo del petrolio, costata 29 milioni di franchi supplementari alla compagnia.

Il caro-petrolio rischia di compromettere gli sforzi della direzione di Swiss per riequilibrare i conti di gestione entro la fine dell’anno in corso. Un obbiettivo che la compagnia si era già fissata dalla sua nascita nel 2002.

Per quanto concerne la questione delle alleanze, dopo la mancata adesione a Oneworld, il direttore di Swiss ha affermato che, attualmente la priorità riguarda piuttosto il problema del risanamento della situazione finanziaria.

Scetticismo moderato degli analisti

Gli esperti avevano calcolato per Swiss perdite semestrali valutate nel migliori dei casi a 30 milioni di franchi (Banca Pictet & Cie) e nel peggiore a 53 milioni (Banca cantonale di Zurigo ZKB).

“Meglio di quanto si temeva”, ha commentato l’analista della ZKB Patrik Schwendimann il disavanzo effettivo di 33 milioni, per il quale “le condizioni di salute della compagnia sono tuttaltro che buone”.

Swiss, ha aggiunto, ha evitato una “perdita milionaria a tre cifre” solo grazie all’accordo extragiudiziale in Francia.

Relativamente soddisfatti i sindacati, che avanzano comunque dei timori per nuovi tagli del personale.

Secondo il sindacato dei piloti Kapers, la direzione di Swiss è riuscita a limitare le perdite, malgrado il difficile contesto in cui devono operare ancora attualmente le compagnie aeree.

swissinfo e agenzie

1,768 miliardi di franchi il fatturato nel primo semestre 2004 (2,098 nei primi sei mesi dell’anno scorso).
33 milioni di franchi le perdite (333 milioni).
982 milioni i fondi propri (1,685 miliardi).

Swiss è nata nell’aprile del 2002 sulle ceneri del collasso della Swissair.

Dal suo inizio, la compagnia si era fissata come obbiettivo di raggiungere un risultato positivo nel 2004.

Nella prima metà di quest’anno, Swiss ha trasportato 4,6 milioni di persone, con un tasso di occupazione del 73,4% (+4,7% rispetto al primo semestre 2003).

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