Swiss: ridimensionate un quarto delle destinazioni
A partire da ottobre la compagnia aerea coprirà solo 71 delle 96 destinazioni servite attualmente.
Lo ha annunciato venerdì la stessa Swiss. La decisione è legata al ridimensionamento della compagnia, che prevede di licenziare 3’000 dipendenti.
Swiss ha definito la sua rete aerea. Dall’entrata in vigore dell’orario invernale – il 26 ottobre 2003 – la compagnia aerea servirà solo 71 destinazioni (contro le 96 precedenti) con una flotta di 79 apparecchi (108 senza Charter prima).
Lugano-Agno perde 3 dei suoi 4 collegamenti (Ginevra, Basilea, Berna). Agno manterrà solo voli verso Zurigo-Kloten.
Ginevra-Cointrin perde 8 delle sue 18 destinazioni, Zurigo- Kloten subisce un ridimensionamento da 92 a 70 collegamenti.
Basilea-Mulhouse registrerà l’abbandono di 8 delle sue 21 destinazioni, mentre lo scalo di Berna-Belp sparirà completamente dalla rete di Swiss.
La compagnia aerea nazionale proporrà 41 destinazioni europee contro le 56 attuali. La rete intercontinentale comprenderà 30 destinazioni contro 40, ha indicato venerdì Swiss.
Oltre ai 3’000 licenziamenti previsti scompariranno altri 2’500 posti fra le ditte fornitrici della compagnia aerea, stando a un calcolo del Segretariato di Stato per l’economia (seco).
Ad esempio, la società SR Technics, che si occupa della manutenzione dei velivoli, ritiene che 500 suoi dipendenti rischiano ormai di perdere il posto a causa della ristrutturazione di Swiss.
Aerei mezzi vuoti
La compagnia ha dovuto far fronte a una crescente concorrenza e a una situazione economica difficile, ha spiegato venerdì la società in una nota.
Il coefficente di occupazione sulle rotte verso la Germania, l’Italia, il Lussemburgo, l’Olanda e la Gran Bretagna sono inferiori agli obiettivi dalla società.
Risultati migliori sono stati ottenuti invece per le destinazioni verso l’Irlanda, la Svezia, la Danimarca, la Romania, la Norvegia e la Repubblica Ceca.
Il tasso d’occupazione medio degli apparecchi sui voli intercontinentali è stato superiore a quello europeo (54,7%) avendo raggiunto il 75,3%.
Un risultato leggermente inferiore rispetto al medesimo periodo di un anno fa (76,9%).
Per Swiss, tuttavia, si tratta di un dato soddisfacente, tenuto conto della guerra in Iraq, del conflitto arabo-israeliano e dell’epidemia di polmonite atipica.
Esso riflette inoltre le ridotte capacità decise da Swiss nel primo trimestre del 2003 verso il Medio Oriente, l’Africa e il Nord America.
I voli verso Pechino sono stati ugualmente sospesi, mentre verso l’ex colonia britannica di Hong Kong i collegamenti sono stati ridimensionati in ragione della polmonite atipica che ha imperversato sulla penisola.
Dalla comprensione…..
In una prima presa di posizione l’agenzia di viaggi Kuoni ha detto di capire le necessità di Swiss.
“Il ridimensionamento della rete non ha comunque conseguenze sulle destinazioni di vacanza”, spiega il portavoce Stefan Wehrle, che ricorda che il gruppo propone soprattutto voli charter, effettuati dalla propria compagnia aerea Air Edelweiss.
Per Unique, la società che gestisce l’aeroporto di Zurigo, l’annuncio di Swiss non sorprende e corrisponde anzi alla strategia già elaborata da Unique per l’aeroporto di Kloten.
La società sottolinea pure che una parte delle destinazioni che Swiss eliminerà, già oggi vengono servite da altre compagnie.
Per Ginevra invece l’annuncio della soppressione di alcuni voli è “una brutta notizia”.
Il dipartimento cantonale dell’economia dichiara comunque di capire la decisione di Swiss che per garantire un futuro alla compagnia “non poteva agire altrimenti”.
…..allo sconcerto
Luca Bianda, responsabile di Swiss in Ticino, ha annunciato la soppressione di 80 posti di lavoro (il 40% degli effettivi), soprattutto fra i piloti. A questo proposito è già previsto un piano sociale.
I prezzi dei voli verranno sensibilmente ridotti. “Per affrontare la concorrenza”, spiega Bianda, “applicheremo prezzi italiani più un supplemento a seconda della classe scelta”
.
Un volo da Lugano a Londra passerà ad esempio dagli attuali 411 franchi a 254 franchi.
Il comune di Lugano, proprietario della pista, ha deciso di mantenere le strutture esistenti. “La decisione di Swiss di eliminare il collegamento Lugano-Ginevra mantenendo invece i voli fra l’aeroporto di Agno e Milano ci ha sconcertati”, dice Guido Brioschi, responsabile del dicastero dei trasporti.
“Nonostante questa situazione crediamo ancora nel nostro aeroporto e non rinunceremo né al progetto di prolungamento della pista nord, né alla privatizzazione dello scalo, che sarà cosa fatta nel 2004”, conclude Guido Brioschi.
swissinfo e agenzie
Nei primi 6 mesi del 2003 sono stati trasportati 5,3 milioni di passeggeri (voli di linea)
Il coefficiente di occupazione dei velivoli ha registrato una media globale del 68,7%
Sulla rete europea il coefficiente è stato del 54,7%, su quella intercontinentale del 75,3%
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