Swisscom taglia di nuovo i suoi effettivi
Confrontato ad un calo di redditività, l'operatore telefonico annuncia la soppressione di altri 390 impieghi dall'anno prossimo.
Un provvedimento che tocca in particolare i collaboratori della rete telefonica fissa, nei cantoni di Zurigo e Berna.
Malgrado un incremento dello 0,7 % del fatturato, che ha raggiunto i 7,525 miliardi di franchi, Swisscom ha annunciato di voler tagliare il prossimo anno 390 posti di lavoro.
Per giustificare la sua decisione il più grande operatore telefonico svizzero evoca la concorrenza spietata nel settore, l’arrivo di nuove tecnologie e la pressione sui costi.
Il Sindacato della comunicazione e Transfair, il Sindacato cristiano dei servizi pubblici e del settore terziario della Svizzera, deplorano la decisione di Swisscom e si dicono pronti a fare di tutto per evitare i licenziamenti.
Swisscom licenzia malgrado le casse piene
Secondo i dati trimestrali diffusi mercoledì, le casse di Swisscom traboccano: grazie soprattutto della vendita di debitel, l’«Equity Free Cash Flow» è aumentato del 70,5 % a 2,573 miliardi di franchi rispetto ai primi nove mesi del 2003. Una cifra che potrebbe salire a 3 miliardi di franchi entro la fine dell’anno.
Nei primi nove mesi dell’anno, l’utile operativo dell’ex regia federale è però calato del 17,2% a 1,138 miliardi di franchi rispetto allo stesso periodo del 2003. “La differenza si spiega con le perdite dovute a differenze di cambio registrate in occasione della vendita dell’ex filiale tedesca Debitel”, precisa Swisscom in un comunicato.
In diminuzione anche l’utile operativo (EBIT), regredito del 7,3 % a 1,379 miliardi di franchi e l’utile prima della deduzione di interessi, imposte, ammortamenti e ammortamento dell’avviamento (EBITDA), sceso del 3,5% a 3,401 miliardi.
Azionisti più importanti del personale?
A differenza del personale, gli azionisti di Swisscom non dovranno soffrire del calo degli utili registrato quest’anno. Anzi, a loro favore potrebbe essere lanciato l’anno prossimo un nuovo programma di riacquisto di azioni.
Un’iniziativa aspramente criticata dal Sindacato della comunicazione che trova incomprensibile il fatto che vengano nuovamente privilegiati gli interessi degli azionisti a scapito del personale.
“L’operatore telecom, viste le sue eccellenti finanze, ha il dovere di iniettare denaro per misure che permettano di mantenere gli impieghi”, afferma il sindacato in un comunicato.
Licenziati ma in parte ripagati
Il Sindacato della comunicazione sottolinea nel contempo come il piano sociale di Swisscom sia «molto buono».
L’operatore telecom investirà 130’000 franchi per ogni persona interessata dal ridimensionamento.
Sono previsti programmi di aiuto per un riorientamento professionale, per la ricerca di un nuovo posto o per mettersi in proprio. Inoltre chi verrà licenziato riceverà il salario pieno per un periodo compreso fra i 12 e i 18 mesi.
Anche secondo Transfair il piano sociale allestito dall’ex regia federale è di alto livello. Il sindacato evidenzia che i tagli nell’organico sono considerevolmente inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente.
“Tuttavia vi è l’impressione – afferma Transfair in una nota – che nella politica aziendale di Swisscom la cancellazione di impieghi rappresenti un elemento inevitabile per abbassare i costi”.
Dietro a ogni posto di lavoro vi sono persone che verranno colpite duramente nella loro vita professionale a causa di una crescente politica del profitto pensata per gli azionisti, ricorda Transfair.
“Il sindacato farà perciò di tutto per limitare i licenziamenti”, conclude la nota.
swissinfo e agenzie
Swisscom taglierà 390 posti di lavoro l’anno prossimo, ossia il 2,5% dei suoi effettivi.
Nei primi 9 mesi del 2004, l’operatore telefonico ha conseguito un fatturato di 7,525 milardi di franchi (+0,7%).
L’utile ha raggiunto 1,14 miliardi di franchi (-17,2%).
Il direttore esecutivo di Swisscom Jens Alder si è detto soddisfatto per i risultati raggiunti nei primi nove mesi dell’anno.
L’operatore telefonico dispone ora di riserve pari a quasi 3 miliardi di franchi.
Tenendo conto di tale situazione finanziaria, i sindacati hanno deplorato la decisione di Swisscom di sopprimere altri posti di lavoro.
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