Swissmetal chiude la fonderia di Reconvilier
Il gruppo metallurgico ha deciso di chiudere la fonderia di Reconvilier, nel Giura bernese, concentrando le attività a Dornach, nel canton Soletta.
Con questa ristrutturazione, che comporta la soppressione di 35 posti di lavoro, Swissmetal prevede di risparmiare 5 milioni di franchi all’anno.
Specializzato nella produzione di rame e di prodotti derivati dal rame, il gruppo metallurgico aveva già annunciato lo scorso 9 novembre la volontà di chiudere una delle sue due fonderie, situate a Reconvilier (canton Berna) e a Dornach (canton Soletta). Swissmetal ha comunicato che chiuderà il sito di Reconvilier, dove andranno persi una quarantina di posti di lavoro.
Il personale di Swissmetal a Reconvilier ha annunciato di volersi battere contro questa misura di ristrutturazione. Sostenuti dal sindacato Unia, i dipendenti preferiscono per il momento rinunciare ad uno sciopero, limitandosi ad azioni di «disobbedienza civica».
«Non escludiamo interruzioni del lavoro in alcuni settori», ha dichiarato Nicolas Willemin, presidente della commissione del personale. Già nel novembre dell’anno scorso, il personale era sceso in sciopero per protestare contro i vertici dell’azienda.
Reazioni d’incomprensione
La decisione avrebbe dovuto essere presa fra tre mesi, in modo da permettere di valutare in modo approfondito le diverse opzioni. Swissmetal ha invece precipitato la sua decisione. Elisabeth Zölch, consigliera di Stato bernese ha affermato che la ditta non ha tenuto fede alle sue promesse.
Le fa eco Bruno Schmucki, portavoce del sindacato Unia, che ha dichiarato: «I lavoratori si sentono presi in giro». Per il sindacalista, Swissmetal aveva deciso da tempo di chiudere il sito di Reconvilier, anche se solo una settimana fa affermava di voler aspettare prima di prendere una decisione.
La decisione di Swissmetal, ha affermato il consigliere nazionale Pierre Kohler (popolare democratico) è contraria a qualsiasi logica industriale. Per Kohler, si tratta di una strategia «finanziaria a brevissimo termine che comporterà la morte di Swissmetal».
Anche Patrick Rebstein, direttore del sito Swissmetal di Reconvilier, si distanzia in parte dalle decisioni della direzione generale dell’azienda. A suo avviso, anche se la decisione è legittima, mancano i dati che avrebbero permesso di giustificarla. All’analisi della situazione doveva provvedere un gruppo di lavoro che però, contrariamente alle promesse, non ha mai ricevuto l’incarico da Swissmetal.
Le giustificazioni di Swissmetal
Secondo la direzione di Swissmetal, il mercato è confrontato ad una sovrapproduzione che sta spingendo il livello dei prezzi verso il basso.
Nei primi 9 mesi del 2005, il fatturato del gruppo metallurgico ha subito una flessione del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, scendendo a 147 milioni di franchi. L’utile netto si è fissato a 17 milioni di franchi, mentre l’utile operativo Ebit si è ridotto a 2,7 milioni.
Cifre considerate insufficienti dalla direzione di Swissmetal che intende affrontare investimenti per 75 milioni di franchi sull’arco dei prossimi 5 anni nei suoi stabilimenti in Svizzera.
La concentrazione delle attività a Dornach dovrebbe permettere alla società di risparmiare 5 milioni di franchi all’anno.
Swissmetal ha inoltre annunciato un nuovo piano di ristrutturazione che dovrebbe consentire globalmente risparmi pari a 14 milioni di franchi all’anno, grazie ad un aumento della produttività e ad un rafforzamento delle attività di punta.
Soppressione d’impieghi
In base a tale piano, il gruppo metallurgico prevede di tagliare nei prossimi anni circa 150 dei suoi 750 posti di lavoro attuali, di cui 327 si trovano a Reconvillier e 317 a Dornach.
Un comunicato pubblicato lunedì, la direzione del gruppo metallurgico indica che intende ancora allacciare contatti con le autorità dei due cantoni interessati dalla riorganizzazione aziendale, prima di prendere una decisione definitiva.
Il sindaco di Reconvilier Flavio Torti ha reagito duramente all’annuncio, dichiarando che la direzione di Swissmetal sta mentendo da molti mesi e che gli interessi dei mercati finanziari sono ormai diventati prioritari rispetto alle capacità umane e tecnologiche.
Nei primi 9 mesi di quest’anno, il fatturato di Swissmetal ha registrato una diminuzione del 5%, rispetto allo stesso periodo del 2006, scendendo a 147,4 milioni di franchi.
L’utile operativo Ebit si è fissato a 2,7 milioni di franchi, mentre l’utile Eat, dopo deduzione delle imposte, ha raggiunto 2,6 milioni.
Swissmetal ha registrato delle sovraccapacità nel settore dei prodotti standard, che influiscono negativamente sul livello dei prezzi.
La direzione di Swissmetal ha presentato una nuova strategia che si basa sulla concentrazione delle competenze a Reconvilier e Dornach.
Gli stabilimenti di Dornach saranno impiegati principalmente per la trasformazione a caldo. Il sito di Reconvilier diventerà invece un centro di produzione per fili e sbarre ad alto valore aggiunto.
Il piano di ristrutturazione comporta la soppressione di 150 degli attuali 750 posti di lavoro.
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