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Tagli senza precedenti

Tra i tagli più contestati, quellli alla ricerca ed alla formazione Keystone

Il giorno dopo la storica elezione del Consiglio federale, il Parlamento lancia un importante segnale: accettato il più grande piano di risparmio della storia della Confederazione.

Già previsti tagli per più di sei miliardi. E non finisce qui: per risanare le casse, si prevedono ulteriori risparmi.

Il programma di risanamento delle finanze federali permetterà di sgravare la Confederazione di 6.1 miliardi di franchi tra il 2004 e il 2006.

Nel 2004 i risparmi dovrebbero essere di 1.006 miliardi. Nel 2005 saliranno a 2.079. Poi, a partire dal 2006 l’ammontare dei tagli annuali sarà di 3.034 miliardi.

Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno accolto giovedì le decisioni della conferenza di conciliazione. Il compromesso è stato accolto dai due terzi dei consiglieri nazionali e, tacitamente, dalla Camera dei cantoni.

Il fronte rosso-verde, opposto sin dall’inizio a questo programma di austerità che a suo avviso si concentra troppo sulla riduzione delle uscite, non è riuscito ad imporsi.

Toccate formazione e ricerca, ma anche swissinfo

Tra le questioni più dibattute, il freno al sostegno della formazione e della ricerca.

Per il settore, la conferenza di conciliazione, che riunisce membri dei due Consigli, ha deciso di sacrificare 378 milioni in tre anni.

Nonostante questa riduzione, la crescita annuale della spesa pubblica in quest’ambito resterà del 4.8%.

Altri importanti tagli saranno effettuati alle spese del personale dell’amministrazione federale, l’esercito e la difesa dello Stato, i grandi progetti ferroviari, la costruzione di strade, l’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), l’aiuto allo sviluppo e l’agricoltura.

Pure swissinfo/SRI sarà chiamata alla cassa: il sostegno dello Stato si ridurrà a 5 milioni nel 2005 e sarà completamente azzerato a partire dal 2006. Ciò si tradurrà in 35 licenziamenti entro la fine del 2004.

Accanto ai risparmi materiali, il pacchetto prevede pure delle modifiche di legge. Ad esempio, nel settore dell’asilo, i richiedenti le cui domande saranno giudicate infondate non riceveranno più le prestazioni dell’assistenza sociale.

Obiettivi raggiunti

Rispetto alle richieste del Consiglio federale, i risparmi sono più contenuti di 370 milioni. Il ministro delle finanze dimissionario Kaspar Villiger e le camere sono comunque soddisfatte del risultato.

«Grossomodo abbiamo raggiunto l’obiettivo fissato», ha rilevato Charles Favre (PLR/VD) a nome della Commissione del Nazionale.

Il parlamento non aveva praticamente scelta. Se non avesse accettato globalmente le raccomandazioni della conferenza di conciliazione, l’intero programma sarebbe finito alle ortiche.

Il socialista Rudolf Strahm ha tuttavia avvertito che la metà dei risparmi si tradurrà semplicemente in maggiori costi per Cantoni e comuni. Un maggior carico finanziario che il Consiglio federale stima a 100 milioni all’anno, mentre la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze parla di 250-350 milioni.

Montagna di debiti

Che questo piano di risparmio non fosse tuttavia sufficiente a risanare una situazione che vede la Confederazione caricata da 122 miliardi di debiti era chiaro da tempo.

I timori che il debito complessivo possa raggiungere i 150 miliardi di franchi nei prossimi anni non sono ancora tramontati. Il budget del 2004 prevede, ad esempio, un ulteriore deficit di 3.5 miliardi.

Secondo il Dipartimento federale delle finanze (DFF), in futuro non basterà semplicemente frenare l’incremento dei costi.

In un prossimo piano di risparmio, sostiene il DFF, bisognerà preoccuparsi di una “riduzione reale dei compiti della Confederazione”. Nuovi tagli che, facile prevederlo, faranno piuttosto male.

Tuttavia, tutte queste riforme finanziarie daranno i loro effetti solo a medio termine. Il Consiglio federale prevede quindi già una prossima offensiva.

All’interno della quale, oltre ai già annunciati ulteriori tagli, andranno considerate pure delle possibilità per incrementare le entrate.

swissinfo

Nel 2003, gli sgravi saranno di 1.006 miliardi di franchi;
Nel 2004 di 2.079 miliardi;
A partira dal 2006, i risparmi saranno di 3.034 miliardi all’anno.

Con questo primo piano di risanamento delle finanze, la Confederazione vuole reagire ad una situazione finanziaria che presenta ormai un deficit complessivo di 122 miliardi di franchi.

Il suo obiettivo è quello di ridurre l’incremento della spesa pubblica dal 3.8% all’anno al 2.1%.

I tagli riguarderanno tutti i dipartimenti. Kaspar Villiger, ministro delle finanze, evoca il concetto di “simmetria dei sacrifici”.

In totale, il pacchetto prevede circa 70 singoli provvedimenti.

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