Tappa svizzera per i negoziati OMC
Questa settimana si terranno in Svizzera colloqui per accelerare i negoziati in vista del vertice di Hong Kong dell'Organizzazione mondiale del commercio.
I rappresentanti svizzeri sperano che gli incontri possano servire a superare le attuali differenze sull’agricoltura e preparare un terreno favorevole per abbassare le barriere commerciali.
I ministri del commercio di almeno 16 paesi si incontreranno lunedì a Zurigo su invito del loro omologo statunitense Rob Portman. Per la Svizzera sarà presente il ministro dell’economia Joseph Deiss.
Martedì i colloqui continueranno a Ginevra, dove i paesi in via di sviluppo che formano il cosiddetto G20 si riuniranno in assemblea in mattinata. Nel pomeriggio ci sarà invece un incontro tra Stati Uniti, l’Unione europea, Brasile, Australia e India – i cosiddetti Five Interested Parties (Cinque partiti interessati, FIP).
Un incontro allargato dei FIP, a cui parteciperà anche Joseph Deiss, è previsto per mercoledì a Ginevra. Giovedì anche il comitato per i negoziati sul commercio dell’OMC si riunirà per fare il punto della situazione.
«L’idea di tutti questi incontri è di dare un impulso ai preparativi per Hong Kong. Entro la fine della settimana avremo una prima immagine del livello di ambizioni in vista dell’incontro di dicembre», spiega Luzius Wasescha, delegato del governo svizzero agli accordi commerciali.
Controversia
Durante gli incontri saranno discusse tutte le questioni ancora aperte. Ma c’è da aspettarsi che le maggiori controversie sorgano attorno all’agricoltura.
«Ci si aspetta che gli USA annuncino una nuova proposta rispetto ai loro sussidi all’agricoltura, sussidi che rappresentano una grande distorsione del commercio mondiale e che impediscono ai paesi in via di sviluppo di accedere ai mercati internazionali», precisa Christian Häberli, capo della sezione Affari internazionali nell’Ufficio federale dell’agricoltura.
«Se questo accade, la via per raggiungere una soluzione di compromesso tra tutti i partner coinvolti potrebbe essere spianata», aggiunge. «Questo è il motivo per cui Joseph Deiss è particolarmente coinvolto in questi negoziati a Zurigo e Ginevra, nel tentativo di salvaguardare i nostri interessi».
I paesi in via di sviluppo chiedono ai paesi più sviluppati di rinunciare ai sussidi all’agricoltura locale. Le nazioni industrializzate dicono di essere pronte a farlo, ma in cambio vogliono una maggiore apertura dei mercati per i loro beni e servzi.
Sfida
«A seconda dei risultati di questi negoziati, essi potrebbero condurre ad un aggiustamento strutturale – per usare un eufemismo – considerevolmente più rapido di tutto quanto abbiamo visto negli ultimi 50 anni», rileva Häberli.
Gli stati membri dell’OMC vorrebbero definire i termini di un accordo già prima dell’incontro a Hong Kong fra il 13 e il 18 dicembre, dove si spera di portare a termine il cosiddetto Doha round sul commercio, dopo cinque anni di negoziati.
Il round di Doha dovrebbe ridurre il protezionismo e promuovere il commercio per permettere un maggiore sviluppo ai paesi più poveri. Gli esperti temono che se al vertice di Hong Kong non sarà raggiunto un accordo, il round di Doha sarebbe destinato a fallire definitivamente. Inizialmente, la conclusione dei negoziati era prevista per il 2004.
Wasescha è tuttavia piuttosto ottimista sulle possibilità che a Hong Kong si facciano dei progressi. «Hong Kong dev’essere un successo», dice.
«Io credo che sia realistico pensare ad una conclusione del round di Doha entro la fine del 2006. E se a Hong Kong non si andrà molto lontano, ma si faranno solo i primi passi in quella direzione, allora vuole dire che i lavori andranno accelerati l’anno prossimo».
swissinfo, Isobel Leybold-Johnson
(traduzione: Andrea Tognina)
Lanciato nel novembre del 2001, il round negoziale di Doha doveva essere portato a conclusione lo scorso anno.
I negoziati hanno però subito una battuta d’arresto a Cancun, in Messico, nel settembre 2003.
I 143 paesi membri dell’OMC sperano ora di concludere il round negoziale alla fine del prossimo anno.
Il prossimo incontro cruciale si terrà a Hong Kong in dicembre.
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