L’anno scorso, nel canton Zurigo, 6'300 giorni di detenzione sono stati scontati non dietro alle sbarre, ma eseguendo un lavoro socialmente utile. Grazie alla Fondazione per l’assistenza a carcerati ed ex carcerati, le persone hanno la possibilità di lavorare in una struttura diurna invece di pagare una multa o di scontare una pena inferiore a 180 giorni.
Dal 1997, qui si possono scontare pene detentive e pecuniarie con lavori di pubblica utilità e ottenere un sostegno in vista di un reinserimento nel mercato del lavoro.
Nella struttura c’è un centro di raccolta di rifiuti elettronici, a cui si rivolgono anche le grandi aziende. Al pianterreno si smontano i vecchi apparecchi e si recuperano le materie prime di valore quali il rame e altri metalli. Queste vengono poi portate altrove e riutilizzate in nuovi prodotti.
«Il lavoro di pubblica utilità è meno costoso della prigione. E comporta un valore aggiunto», afferma il responsabile della struttura Hape Ottlik. Dal canto loro, i partecipanti al programma ottengono un aiuto per reintegrarsi nel mondo del lavoro e nella società.
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