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Un gesto fiscale in favore delle persone sposate

Il fisco svizzero considera le coppie sposate come un'unica entità fiscale Keystone

I senatori si chinano il 13 giugno sull'imposizione fiscale delle coppie sposate, nel tentativo di trovare un accordo per eliminare le disparità di trattamento rispetto ai concubini.

Il Tribunale federale denuncia da molto tempo l’ingiustizia fatta a coloro che vivono nel matrimonio. Dopo il rifiuto popolare del “pacchetto fiscale” nel 2004, il governo propone al parlamento nuove misure.

La legislazione svizzera considera le coppie sposate come un’unica entità fiscale. I redditi dei coniugi non vengono presi in considerazione separatamente, ma vanno sommati nella dichiarazione fiscale.

Tenendo conto del fatto che l’aliquota fiscale aumenta progressivamente in base al reddito, questo metodo svantaggia chiaramente le coppie sposate rispetto ai concubini che possono dichiarare separatamente i loro redditi.

E neppure la deduzione fiscale di 7’600 franchi accordata ai coniugi è sufficiente per correggere questa disparità.

Ad esempio, una coppia sposata con un reddito di 60’000 franchi ed uno di 40’000 deve sborsare 1’969 franchi per l’Imposta federale diretta, sulla base di un importo imponibile complessivo di 92’400 franchi (100’000 – 7’600).

Due concubini che dichiarano separatamente i loro redditi sono chiamati invece a versare al fisco 1’134 franchi (850 per il reddito di 60’000 e 284 per quello di 40’000).

Più i redditi aumentano e più diventa importante questa differenza. Nel caso di una coppia in cui entrambi guadagnano 100’000 franchi, i due concubini devono concedere al fisco 7’029 franchi, mentre i due coniugi 13’186 franchi, ossia praticamente il doppio.

Riforma respinta

Questo problema è già oggetto di discussioni da diversi anni. Nel 1984, il Tribunale federale aveva imposto alle autorità fiscali di correggere il tiro, sopprimendo questa discriminazione che colpisce le coppie sposate.

Il Parlamento federale aveva finalmente trovato un accordo nel 2001, una forma di splitting parziale che prevedeva di dividere i due redditi dei coniugi tramite un divisore di 1,9.

Questa proposta, molto più favorevole per una coppia sposata con due redditi, è stata però sottoposta al verdetto popolare nell’ambito di una serie di misure fiscali molto controverse. Il cosiddetto “pacchetto fiscale” è stato così silurato dal popolo il 16 maggio 2004.

Misure di rapida portata

In seguito a questo insuccesso, il governo ha rilanciato un nuovo tentativo, trasmettendo a metà maggio al parlamento una nuova serie di proposte per alleviare le coppie sposate. Nell’ottica del Consiglio federale, queste misure devono essere “semplici, rapidamente applicabili e finanziariamente sopportabili”.

In un primo tempo, il governo propone di ridurre le differenze tramite delle deduzioni. La deduzione forfettaria di 7’600 franchi dovrebbe venir sostituita da una detrazione pari alla metà del reddito meno elevato. L’importo minimo sarebbe fissato a 7’600 franchi e quello massimo a 12’500.

Inoltre, una deduzione supplementare di 2’500 franchi verrebbe accordata a tutte le coppie sposate, anche quelle in cui solo un coniuge lavora.

Queste proposte dovrebbero venir accettate dal parlamento: nell’ambito della procedura di consultazione, tutti i partiti si sono infatti dichiarati favorevoli a porre fine alle discriminazioni che toccano le coppie unite dal matrimonio.

Revisione radicale

Queste misure immediate costituiscono soltanto un primo passo. In un secondo tempo tutto il sistema di tassazione delle famiglie dovrebbe venir sottoposto ad una revisione radicale.

Diversi scenari di riforma sono già stati presentati dall’amministrazione federale. Attualmente sembrano delinearsi due opzioni principali: l’introduzione di uno splitting o una tassazione individuale per ogni coniuge. Non sono inoltre da escludere soluzioni di compromesso che permetterebbero di combinare i due sistemi.

Il governo dovrebbe presentare ancora nel corso dell’anno al parlamento un progetto di imposizione fiscale per le famiglie. Solo a questo momento si riaprirà un grande dibattito politico, destinato a modificare profondamente il sistema fiscale attuale.

swissinfo, Olivier Pauchard
(traduzione Armando Mombelli)

La riforma dell’imposizione fiscale delle coppie sposate era stata bocciata dal popolo svizzero nell’ambito della votazione del 16 maggio 2004 sul “pacchetto fiscale”.

Le proposte destinate a ridurre le discriminazioni per i coniugi godevano di ampi consensi. Il rifiuto espresso contro il “pacchetto fiscale” si rivolgeva in particolare contro la proposta di sopprimere il valore locativo per i proprietari di immobili e di abolire la tassa di bollo per società quotate in borsa.

Respinto dal 65,9%, il pacchetto fiscale era combattuto dalla sinistra e dai cantoni, che si battevano contro la riduzione delle loro entrate fiscali.

Le nuove misure fiscali proposte dal governo saranno esaminate dalla Camera alta il 13 giugno e dalla Camera del popolo in settembre.
Se dovessero venir accettati dal parlamento, i cambiamenti potranno entrare in vigore il 1° gennaio 2008.
I loro effetti non si faranno sentire prima del 2009.
Le misure provocheranno una riduzione del gettito fiscale di 540 milioni di franchi per la Confederazione e di 110 milioni per i cantoni.

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