Un salto di qualità con il nuovo tunnel del Lötschberg
Dal 9 dicembre il nord e il sud delle Alpi si avvicinano: l'entrata in servizio della galleria di base del Lötschberg per il traffico passeggeri permetterà di raccorciare sensibilmente i tragitti tra il Vallese (o l'Italia) e i principali centri urbani svizzeri.
In vista dell’introduzione dei nuovi orari ferroviari, swissinfo vi propone un viaggio accompagnato attraverso la nuova galleria.
Spiez, canton Berna, ore 08.49. Il macchinista Mathias Kalbermatten di Blatten, in Vallese, mette in moto lentamente la sua locomotiva blu, che porta il logo della SRG SSR idée suisse, l’azienda pubblica radiotelevisiva di cui fa parte anche swissinfo.
Il convoglio della BLS Ferrovia del Lötschberg (BLS) è uno dei pochi treni passeggeri che attraversano già ora il nuovo tunnel, ancora in fase di rodaggio dalla sua inaugurazione nel giugno scorso. Dal 9 dicembre, in concomitanza con l’introduzione dei nuovi orari ferroviari, la galleria di base delle NFTA sarà completamente aperta al traffico passeggeri.
Il controllore Helmut Kiecher di Naters, in Vallese, inizia a controllare i biglietti, partendo dall’ultimo dei sei vagoni del Neat-Express. Vi si trovano una settantina di passeggeri, che occupano appena un quarto dei posti disponibili.
Dopo pochi minuti il convoglio è già in viaggio ad alta velocità ed entra nella nuova galleria di base del Lötschberg. Un ultimo istante di luce e poi, all’esterno, sembra tornata la notte.
L’oscurità dura soltanto 11 minuti: il treno sbocca dal ventre del Lötschberg a 200 chilometri all’ora e un sole splendente accoglie i viaggiatori nell’Alto Vallese.
Qualità di vita
“La nuova galleria permette di guadagnare un tempo enorme”, sottolinea Helmut Kiecher. Invece di 56 minuti, con il nuovo tunnel ne bastano 33 per compiere il tragitto di 74 chilometri tra Spiez e Briga, nel canton Vallese.
Oggi, i viaggiatori non sono forse numerosi, ma sembrano in ogni caso entusiasti. “Sono sicuramente tra coloro che approfittano maggiormente del nuovo orario”, dichiara Wolfgang Bischof.
Il biologo, che fa la spola tre volte alla settimana tra Berna e Visp (in Vallese), dove dirige progetti ambientali, guadagna ogni giorno quasi due ore di viaggio. “È tutto a vantaggio della qualità della vita. Posso utilizzare il tempo risparmiato per fare altre cose”.
Alcuni passeggeri sembrano perplessi. “Il viaggio è stato così rapido che non ho quasi avuto il tempo di rendermene conto”, afferma Daniel Winkler, appassionato viaggiatore in treno.
Il fotografo, cresciuto a Spiez, si è recato spesso da giovane in Vallese, per fare delle passeggiate in montagna con la famiglia. Ai tempi il viaggio durava però molto più a lungo. “Oggi ci troviamo già dopo mezz’ora dall’altra parte della Svizzera. Sembra di viaggiare con un treno regionale all’interno di un’agglomerazione”.
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Stimoli per i trasporti pubblici
Tra i beneficiari del nuovi orari vi è anche Marcel Pollinger. L’agente di assicurazioni di Lucerna è spesso a Visp, dove si occupa di una filiale della sua compagnia di assicurazioni.
“Finora questo viaggio mi prendeva quasi tutta la giornata. Adesso invece arrivo in Vallese molto più in fretta con il treno, che non con l’automobile. In questo modo si stimola la gente ad utilizzare i trasporti pubblici”.
È quanto si augurano anche le Ferrovie federali svizzere (FFS), che si attendono un notevole aumento del numero dei passeggeri con il nuovo orario. “Come nel 2004, quando l’introduzione di Ferrovia 2000 ci aveva permesso di compiere un grande salto di qualità”, sottolinea il portavoce delle FFS Jean-Louis Scherz.
Anche Visp attende da anni con impazienza l’apertura della galleria del Lötschberg. La cittadina industriale sta diventando infatti una nuova piattaforma di smistamento per il traffico ferroviario nell’Alto vallese. In futuro transiteranno da Visp circa 3 milioni di passeggeri, invece dei 300’000 attuali.
Solo ricordi del paesaggio alpino
I nuovi orari ferroviari non apportano vantaggi per tutti. È il caso ad esempio di Helmut Kiecher: finora aveva molto tempo a disposizione per controllare i biglietti dei passeggeri. Oggi deve invece pigiare sull’acceleratore per fare il suo lavoro prima dell’arrivo al capolinea.
Visp, ore 09.22. Rilassato, Mathias Kalbermatten blocca il suo treno alla stazione vallesana. “Nessun problema. Il viaggio si è svolto secondo i piani”, si rallegra il macchinista, che ha condotto per la prima volta da solo un treno attraverso la nuova galleria di base.
Da parte sua, Daniel Winkler rimpiange una sola cosa. “In futuro ci mancherà il bel paesaggio alpino tra il canton Berna e il Vallese. Spero quindi che la BLS non rinuncerà completamente alla vecchia linea ferroviaria”.
swissinfo, Renat Künzi
(traduzione e adattamento di Armando Mombelli)
Con i suoi 34,6 chilometri, la nuova galleria di base del Lötschberg rappresenta il terzo tunnel ferroviario più lungo del mondo.
La galleria – che collega Frutigen, nel canton Berna, e Raron, nel canton Vallese – è stata realizzata 400 metri sotto il punto più alto della vecchia linea ferroviaria.
Con l’apertura completa della nuova galleria al traffico passeggeri e merci, il 9 dicembre, la vecchia linea verrà utilizzata dalla BLS soltanto per il traffico regionale.
La nuova linea ferroviaria del Lötschberg dovrebbe permettere di incrementare l’afflusso di turisti in Vallese.
Secondo esperti dell’Università di San Gallo, la riduzione dei tempi di percorrenza porterà ad un aumento del 10-20% dei viaggiatori diretti in Vallese.
Questo incremento dovrebbe generare 400’000 pernottamenti supplementari all’anno, un fatturato di 60 milioni di franchi e 1000 posti di lavoro in più a livello cantonale.
Della nuova linea potrà approfittare invece in misura nettamente minore la regione turistica dell’Oberland bernese.
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