Utile storico per il Credit Suisse
Nei primi 6 mesi del 2006, il Credit Suisse Group ha ottenuto il miglior risultato semestrale della sua storia: un utile netto di 4.76 miliardi di franchi, il 68% in più rispetto al 2005.
Il gruppo intende tuttavia riorganizzare parte dei suoi affari negli Stati Uniti, dove entro la fine dell’anno saranno tagliati 300 posti di lavoro.
Per il Credit Suisse Group (CSG), la prima metà del 2006 è coincisa con il “miglior risultato semestrale della sua storia”, ha rilevato mercoledì Renato Fassbind, responsabile delle finanze nel corso di una conferenza telefonica.
Il gruppo zurighese ha nettamente migliorato le sue prestazioni rispetto al 2005. Il risultato d’esercizio prima delle imposte è praticamente raddoppiato (+ 98%), raggiungendo 7.53 miliardi di franchi.
La borsa svizzera e gli investitori hanno tuttavia reagito in maniera tutt’altro che entusiasta: a fine mattinata, il titolo di Credit Suisse Group perdeva quasi il 4%.
Riorganizzazione negli USA
I ricavi netti sono saliti del 33% a 19,71 miliardi. L’unità che ha presentato la maggiore crescita delle entrate, con un incremento del 38% a 10,19 miliardi, è stata l’Investment Banking. Il suo utile ha raggiunto 2,85 miliardi.
I costi di gestione sono aumentati del 5% a 7,38 miliardi di franchi. L’Asset Management ha invece subito un dimezzamento del suo risultato (-54%), a 262 milioni, dovuto a un onere di 152 milioni destinato essenzialmente alla riorganizzazione dell’unità negli USA.
Si tratta di un’operazione che comporterà la soppressione di 300 posti di lavoro oltre Atlantico entro la fine dell’anno. Il CSG intende concentrarsi sui settori di crescita, come ad esempio le strategie quantitative e i prodotti strutturati.
30 miliardi di nuovi capitali
Per quanto concerne il solo secondo trimestre 2006, l’utile del gruppo è stato di 2,15 miliardi, contro i 919 milioni del periodo aprile-giugno 2005.
L’afflusso netto di nuovi capitali è stato di 30,1 miliardi di franchi; il rendimento dei fondi propri nello stesso trimestre si è fissato al 21,6% per il gruppo e al 23,4 % per il suo settore bancario.
In prospettiva il CSG ritiene che, proseguendo l’espansione dell’economia mondiale, la banca è ben posizionata per trarre profitto dalla creazione di ricchezza e dalla accresciuta attività delle aziende, in particolare sui mercati emergenti.
Inoltre, le sinergie e la stretta sorveglianza dei costi contribuiranno ad aumentare ulteriormente la redditività, conclude il gruppo.
swissinfo e agenzie
La banca fu fondata nel 1856 da Alfred Escher, che intendeva farne uno strumento per finanziare l’espansione della rete ferroviaria e dell’industrializzazione in Svizzera.
Oggi, il Credit Suisse, la cui sede è Zurigo, è la seconda maggiore banca svizzera, dietro all’UBS. Le sue azioni sono quotate in Svizzera e a New York.
Il gruppo è presente in più di 50 paesi e conta circa 63’000 dipendenti.
Nel 2005, aveva già ottenuto un utile record di 5.85 miliardi di franchi.
Implicato nel caso Enron negli USA, il gruppo svizzero ha raggiunto una soluzione di compromesso ad inizio 2006. Credit Suisse pagherà un montante unico di 90 milioni di franchi che finanzierà grazie ad accantonamenti effettuati nel 2003.
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