Via libera del Parlamento alla tassa sul CO2
La tassa sulle emissioni di CO2 dovrebbe finalmente venir introdotta in Svizzera. Dopo lunghe discussioni, le Camere federali hanno eliminato le ultime divergenze.
Per giungere ad una soluzione, i parlamentari hanno deciso di trattare separatamente l’imposizione fiscale delle centrali a gas, per la quale manca ancora una base legale.
I combustibili fossili saranno ben presto gravati di una tassa destinata a ridurre le emissioni di CO2, considerate le principali cause del rapido riscaldamento climatico del pianeta.
Martedì, la Camera del popolo ha approvato, con 124 voti contro 51, una serie di disposizioni legali che permetteranno di far applicare la legge sul CO2, entrata in vigore già nel 2000.
L’ultimo ostacolo era costituito dalle centrali a gas: in mancanza di una base legale per queste aziende, vi era il rischio che avrebbero potuto sfuggire all’imposizione di una tassa sul CO2.
Il Consiglio nazionale si è finalmente allineato sulla posizione della Camera alta, adottando un decreto su misura per le centrali a gas progettate o che si trovano in attesa di una procedura d’autorizzazione. Si tratta dei progetti di Chavalon e Monthey (Vallese), Utzensdorf (Berna), Cornaux (Neuchâtel) e Perlen (Lucerna).
Il decreto sarà sottoposto a referendum facoltativo e si applicherà solo fino al primo gennaio 2009. Entro allora, la legge sul CO2 sarà completata con le disposizioni che regolano la compensazione delle emissioni per le centrali a gas.
Nuova tassa in vista per i carburanti
Sulla base della soluzione concordata dalle Camere, una tassa di 6 centesimi al litro ( 24 franchi per tonnellata di CO2) sarà prelevata dal 2009 sugli oli combustibili, se le emissioni di CO2 supereranno il 90% di quelle registrate nel 1990.
La tassa verrà aumentata a 9 centesimi nel 2010, se le emissioni saranno superiori all’86,5% del livello del 1990. Negli anni successivi il tasso determinante sarà invece pari all’85,75%.
I carburanti vengono già sottoposti dall’ottobre 2005 all’imposizione di una tassa (centesimo climatico) pari a 1,5 centesimi al litro.
Se questo prelievo fiscale non dovesse rivelarsi sufficiente per raggiungere, entro la fine del 2007, gli obbiettivi di riduzione del CO2 fissati in Svizzera, anche i carburanti dovranno venir sottoposti in futuro ad una tassa analoga a quella adottata ora dal Parlamento per i combustibili.
30 anni di attesa
L’idea di una tassa destinata a incentivare la riduzione del consumo di carburanti e combustibili di origine fossile è giunta finalmente a maturazione, dopo quasi 30 anni di dibattiti e di tentativi, ha annotato il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni Moritz Leuenberger.
Il consigliere federale ha dichiarato che la soluzione scaturita in questi giorni è frutto di numerosi compromessi e ha richiesto un’enorme perseveranza.
Con la legge sul CO2, la Svizzera si è impegnata a ridurre del 10%, entro il 2010, le sue emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai valori del 1990.
swissinfo e agenzie
Il CO2 (biossido di carbonio o anidride carbonica) è di gran lunga il più importante dei sei gas a effetto serra. In Svizzera rappresenta circa l’80% delle emissioni nocive.
Gli altri gas responsabili del surriscaldamento climatico sono il metano (CH4), il protossido di azoto o gas esilarante (N2O), gli idrocarburi parzialmente alogenati (HFC), gli idrocarburi perfluorati (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6).
Nonostante gli ambiziosi obiettivi di riduzione, dal 1990 le emissioni di gas a effetto serra in Svizzera sono cresciute dello 0.4%.
La legge sul CO2, entrata in vigore il 1. maggio 2000, costituisce il nocciolo della politica svizzera in materia di clima e completa gli impegni presi dalla Svizzera a livello internazionale.
Il suo obiettivo è la riduzione entro il 2010 delle emissioni di CO2 del 10% rispetto ai valori del 1990.
La legge si basa su un meccanismo a due livelli: una tassa sul CO2 può essere introdotta soltanto se gli obiettivi di riduzione non vengono raggiunti applicando provvedimenti volontari e altre misure di accompagnamento.
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