Villaggi alpini isolati dal maltempo
Fiumi e inondazioni hanno isolato numerosi villaggi delle Alpi bernesi. Resoconto di swissinfo dalla località turistica di Interlaken.
I servizi d’emergenza lottano per fermare l’allagamento della stazione ferroviaria ad ovest di Interlaken, che collega il villaggio al resto del Paese.
Martedì, il villaggio turistico di Interlaken – punto di partenza di numerose escursioni in montagna e attorno ai laghi – è diventato la stazione di base per il coordinamento delle operazioni d’emergenza.
«Il ponte per Grindelwald, così come la strada che conduce al paese sono seriamente danneggiati. Riteniamo che il traffico risentirà di questa situazione per settimane, se non addirittura per mesi», ha affermato a swissinfo Walter Dietrich, capo dell’unità di crisi costituita ad Interlaken. Secondo lui, è possibile che venga aperta un’altra via temporanea.
Non solo Grindenwald è stata isolata. Anche la strada nella valle fra Lauterbrunnen e le stazioni di montagna di Wengen e Mürren è stata chiusa. La stessa sorte è toccata alle strade ad est in direzione di Meiringen e di altri villaggi della valle di Hasli.
Decine di migliaia di persone, fra cui anche numerosi turisti, si sono trovate tagliate fuori dal mondo. L’unico modo di lasciare la località, la via aerea, ha fruttato lauti guadagni alle compagnie locali di trasporto in elicottero. I loro viaggi, effettuati senza sosta, costano infatti dai 120 ai 150 franchi per persona.
Trasporto aereo
L’esperto si aspetta un sostegno logistico da parte dell’esercito elvetico, che dovrebbe soprattutto occuparsi di trasportare in elicottero viveri e rifornimenti nelle zone sinistrate.
La priorità dell’unità di crisi diretta da Dietrich è attualmente quella di evacuare i turisti dagli alberghi inondati di Interlaken e – se il livello dell’acqua continuerà ad aumentare – di cercare di evitare che lo straripamento del fiume Aare raggiunga i binari della stazione ad ovest del villaggio.
La stazione ferroviaria ad est di Interlaken è invece già stata inondata e i flutti d’acqua hanno invaso anche gli appartamenti, i negozi e gli uffici situati nelle sue vicinanze.
«I nostri uffici nei pressi della stazione sono stati enormemente danneggiati. Pavimenti, mobilio e numerosi archivi sono allagati», afferma sconsolato Gerard Fuhrer, che dirige il dipartimento locale dei servizi sociali. Attualmente, lui e i suoi collaboratori stanno organizzando una costruzione provvisoria dove potere istallare i propri uffici, in modo da poter riprendere il lavoro al più presto.
Danni ingenti
Bruno von Allmen, che gestisce un negozio d’arredamento ad Interlaken, è una delle rare persone che si aggira ancora per il paese.
«Prima d’ora non eravamo mai stati colpiti da alluvioni», ha detto a swissinfo. «In meno d’un ora, il livello dell’acqua è salito di 90 cm. Quando son giunto sul posto alle 10h30 di mattina, il negozio era già sommerso fino all’altezza del ginocchio e non si è potuto salvare nulla».
Per il solo assortimento di mobilio in legno, von Allmen stima un danno che va dai 150’000 ai 200’000 franchi.
Andreas Roth ed altri abitanti della Freierstrasse, hanno fatto continui andirivieni per svuotare i secchi riempiti con l’acqua che ha invaso le loro case.
«Ci sono ancora circa 10 cm d’acqua nella cantina. La scorsa notte abbiamo tolto il materiale più importante, come le nostre biciclette. Dopodicché ci siamo messi al lavoro con i secchi», ha spiegato Roth.
Hano Tschabold, che dirige un’agenzia di sport d’avventura, lo Swiss Alpine Guides, spiega che per il momento la sua offerta d’attività all’aria aperta ha dovuto essere sospesa.
Miglioramenti atmosferici?
Se il tempo migliorerà, Tschabold potrà nuovamente tornare a lavorare fra un paio di giorni.
«Potremo organizzare dei voli con il parapendio, ma ovviamente non sarà possibile offrire giri con i gommoni o attività che hanno a che fare con l’acqua, almeno fintanto che le strade saranno chiuse», afferma.
L’esperto della montagna sottolinea la vulnerabilità delle persone confrontate a disastri naturali come quello che attualmente sconvolge l’intero paese: «Abbiamo potuto constatare quanto è forte Madre Natura».
Non potendo effettuare escursioni in montagna o attorno ai laghi alpini, la maggior parte dei turisti giunti ad Interlaken è costretta a passeggiare per le vie del paese, a fotografare il fiume in piena o a starsene seduta nei caffè nell’attesa che il tempo si faccia più clemente.
Mentre si registrano lunghe code davanti agli uffici del turismo e quelli d’informazione della stazione, in pochi visitatori sembrano voler lasciare la località sinistrata. Gli alberghi della regione sono infatti ancora occupati nella misura dell’80%.
«Speriamo che la situazione migliori», afferma Anil Zaparde, turista del New Jersey. «Sono cose che possono capitare e non possiamo farci nulla».
swissinfo, Dale Bechtel a Interlaken
traduzione, Anna Passera
Interlaken è situata fra i laghi di Brienz e di Thun, entrambi usciti dagli argini.
A causa delle inondazioni, molti villaggi di montagna nei dintorni di Interlaken si sono trovati isolati dal resto del mondo.
Ci vorranno probabilmente parecchie settimane prima che la rete stradale e ferroviaria della regione possa essere ripristinata.
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