Voglia di assicurazioni sociali

La maggioranza degli svizzeri vorrebbe un potenziamento delle assicurazioni sociali. È il risultato di un sondaggio UNIVOX.
Ma su come ottenere prestazioni migliori, i pareri divergono: trattenute sui salari e aumento dell’imposta sul valore aggiunto sono le due proposte più frequenti.
Saranno le conseguenze di un momento economico difficile, che fa sentire la gente sempre più insicura? Fatto sta che più della metà degli svizzeri è favorevole ad un potenziamento delle prestazioni delle assicurazioni sociali, anche se è ben lungi dall’essere unanime sui modi di finanziamento dei costi supplementari che ne deriverebbero.
Lo rivela un sondaggio UNIVOX realizzato nel settembre 2004 e pubblicato mercoledì. Il 24% degli intervistati è «decisamente» e il 33% «piuttosto» a favore di un potenziamento delle assicurazioni sociali.
IVA, tasse e trattenute
Per ottenere un miglioramento della sicurezza sociale, il 14% degli intervistati sarebbe d’accordo di aumentare le trattenute sui salari, mentre il 13% propone di aumentare l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
Un altro 7% preferirebbe finanziare le nuove prestazioni attraverso la tassa di successione e il 10% accetterebbe un aumento dei premi assicurativi o l’impiego di fondi dell’imposizione sul reddito o sull’energia.
Voti mediocri per la socialità svizzera
Le persone interrogate dal sondaggio danno un giudizio piuttosto negativo sulle condizioni delle assicurazioni sociali. Su una scala che va da 1 (situazione drammatica) a 5 (molto buona) le casse malattia e l’assicurazione invalidità ricevono la nota 2,6. Segue l’assicurazione disoccupazione con un 2,8, l’assistenza sociale e l’AVS con un 2,9 e le casse pensione con un 3, il valore medio della scala.
Confrontando i dati con un analogo sondaggio del 1996, le valutazioni sull’AVS, l’assicurazione disoccupazione e l’assistenza sono migliorate di 0,3 punti, mentre le casse pensione e le casse malattia hanno visto il loro voto ridursi di 0,2 punti.
Casse pensioni, queste sconosciute
Lo studio mette in risalto le cattive conoscenze degli svizzeri in materia di prestazioni del secondo pilastro (sistema pensionistico).
Soltanto i due terzi degli intervistati sanno ad esempio che la cassa pensione fornirà loro delle prestazioni al momento del pensionamento. E meno della metà è consapevole che la previdenza professionale assicura contributi in caso d’invalidità (47%) o di decesso (45%).
Il 43% degli svizzeri è per un’ampia liberalizzazione del secondo pilastro. Il 30% è per una libera scelta della cassa pensione e della strategia d’investimento dei fondi in essa depositati.
Invalidità, un tema che preoccupa
L’aumento delle persone che beneficiano delle prestazioni dell’assicurazione invalidità (AI) è considerato un problema dall’85% dei partecipanti al sondaggio. L’81% giudica necessari maggiori controlli per combattere gli abusi e contenere i costi.
Per il 41% degli intervistati, inoltre, nell’ambito dell’assicurazione invalidità andrebbero rese più efficaci le misure per il reinserimento professionale.
Solo il 27% pensa che si dovrebbe restringere la definizione d’invalidità. Per risanare le casse dell’AI, il 16% propone di aumentare le entrate e il 10% è ritiene che potrebbe essere utile una limitazione della durata del versamento delle rendite.
swissinfo e agenzie
Il 24% degli svizzeri è «decisamente» a favore di un potenziamento delle assicurazioni sociali
Il 33% si dichiara «piuttosto» a favore
Il 14% vorrebbe finanziare le maggiori prestazioni con delle trattenute sui salari
Il 13% pensa ad un aumento dell’IVA
Il 10% accetterebbe un aumento dei premi assicurativi o tasse sull’energia e sul reddito
Il 7% vorrebbe un’imposta sulle eredità
Il sondaggio UNIVOX è stato realizzato in settembre dal gfs di Zurigo, un istituto di ricerca sociologica.
Il campione era composto di 718 persone, il 75% residente nella Svizzera tedesca e il 25% nella Svizzera francese.

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