Zafferano, l’«oro rosso» delle montagne vallesane
In ottobre, i prati di Mund, non lontano dal Cervino, si tingono di viola e di rosso, i colori della “Crocus sativus” o più comunemente pianta dello zafferano. La spezia coltivata in Vallese è di qualità particolarmente rinomata, ciò che attira buongustai da tutto il mondo. Nei negozi, questo zafferano costa 28 franchi al grammo, quasi quanto l’oro.
Lo zafferano è una pianta conosciuta fin da tempi molto antichi. Nel palazzo di Cnosso, a Creta, se ne ritrovano rappresentazioni databili al 3500 a.C. La spezia era particolarmente apprezzata dall’imperatore romano Marco Aurelio (121-180 d.C.), che pare facesse il bagno solo in acqua profumata di zafferano. Dopo le invasioni barbariche, nella regione mediterranea la coltivazione dello zafferano è progressivamente andata scomparendo. Ha però continuato a sopravvivere in Oriente. Ed è proprio dall’Oriente che gli arabi hanno reintrodotto la coltura dello zafferano, dapprima in Africa settentrionale, poi in Spagna, da dove si è diffusa nel resto dell’Europa.
La spezia è giunta così anche in Svizzera, a Mund per la precisione. Situato a 1’200 metri sul versante settentrionale della Valle del Rodano, il villaggio vallesano gode di un ottimo soleggiamento, un elemento indispensabile per la coltivazione di questa pianta.
Ogni fiore dà circa tre pistilli. Ci vogliono circa 180 fiori per ottenere un solo grammo di questa preziosa spezia. A livello mondiale si producono circa 300 tonnellate all’anno di zafferano. Per riuscire ad acquistare l’«oro rosso» di Mund bisogna recarsi sul posto ed avere un po’ di fortuna: i chili di zafferano raccolti nel villaggio vallesano non sono più di 3-4 all’anno…
(Foto: Katja Hoffmann, Gregor Lengler/laif)
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.