Zurigo, guai terminali per Kloten?
Lunedì si apre al pubblico l’edificio più costoso della Svizzera. Il nuovo terminal dell’aeroporto di Zurigo accoglierà i primi passeggeri.
In epoca di crisi dell’aviazione, anche i responsabili dell’aeroporto ammettono che i piani d’espansione sembrano ora un po’ troppo ambiziosi.
Il nuovo dock d’imbarco, il terminale E, (costo: 332 milioni di franchi – 216 milioni di euro), fa parte della ristrutturazione dell’aeroporto di Zurigo, per un ammontare totale di 2.2 miliardi di franchi.
L’ampliamento, che comprende un collegamento ferroviario sotterraneo con il nuovo terminale, uno nuovo hub centrale e un nuovo sistema di smistamento dei bagagli, è stato votato dagli elettori del canton Zurigo nel 1995 – in un momento di boom del mercato dell’aviazione.
Ma la successiva frenata globale, accompagnata dalla minaccia di restrizioni di volo sulla Germania meridionale, significherà che nei prossimi mesi, e forse anni, l’aeroporto rischia di essere non solo più grande, ma anche più vuoto.
L’apertura del terminale è già stata fatta slittare di un anno a causa dell’attuale fase economica.
Sentimenti contrastanti
“L’apertura del nuovo dock di imbarco susciterà senz’altro sentimenti contrastanti” ha dichiarato il direttore operativo dell’aeroporto di Zurigo Josef Felder a swissinfo, durante una giornata di test del nuovo terminale.
“Da un lato siamo lieti di poter offrire ai nostri clienti un’infrastruttura nuova di zecca, che farà fare un salto di qualità a tutto il settore. Ma nello stesso tempo i passeggeri diminuiscono e questo rende difficile la situazione”.
Il futuristico terminale, in vetro e cemento, è stato concepito con criteri di rispetto dell’ambiente, come il riscaldamento che sfrutta il calore sotterraneo o i gabinetti che utilizzano acqua piovana riciclata.
Caratteristiche che spesso sono anche care. I costi di gestione dovrebbero aggirarsi intorno ai 62 milioni di franchi l’anno.
Capacità eccessiva
Con questo ultimo ampliamento l’aeroporto di Kloten può smaltire fino a 40 milioni di passeggeri l’anno. Ma l’anno scorso se ne sono visti solo 18 e quest’anno si teme che saranno un milione in meno.
Infatti, a causa di un eccesso di capacità, i cancelli del terminale B saranno chiusi, e verranno riaperti solo se il numero dei passeggeri aumenterà notevolmente.
Tuttavia secondo Felder i costi di costruzione non saranno un peso eccessivo per l’aeroporto, grazie soprattutto al piano di finanziamento a lungo termine.
“Il fatto di aver scelto questa opzione per il finanziamento ci fa dormire sonni più tranquilli”, sottolinea il CEO. “Ora è molto importante non andare incontro a debiti troppo onerosi”.
Speranze di ripresa
Per Felder anche i rimborsi non saranno un problema, in prospettiva, perché si aspetta una ripresa dell’industria dell’aviazione civile.
“La mobilità ha sempre giocato un ruolo fondamentale in tutto il mondo, e gli svizzeri in particolare dipendono in larga misura dalle attività con l’estero. Sono sicuro che ci riprenderemo e che il numero dei passeggeri aumenterà di nuovo”.
Per questo l’aeroporto moltiplica gli sforzi per attirare nuove compagnie aeree o almeno per incoraggiare quelle che già serve ad aumentare la frequenza dei voli.
Air Berlin, la compagnia greca Hellas Jet e quella austriaca Styrian Spirit hanno messo Zurigo sulla propria tabella, mentre la compagnia scandinava Sas ha deciso di ripristinare i voli tra Zurigo e Oslo.
Ma la recente decisione della compagnia aerea elvetica Swiss di tagliare 22 destinazioni non ha certo dato una mano all’aeroporto. Anche tenendo conto dei nuovi clienti, i responsabili di Kloten si aspettano una perdita variabile tra il 5 e il 12% delle destinazioni totali, non appena i tagli di Swiss entreranno in vigore in ottobre.
Tasse aeroportuali maggiorate
E mentre si spera che il nuovo aeroporto attiri più passeggeri, è chiaro che a causa dei miglioramenti strutturali volare da Zurigo sarà più caro.
Per coprire parte dei costi di costruzione, Kloten ha ottenuto infatti il permesso di aumentare le tasse aeroportuali. Quando il dock E sarà aperto, i passeggeri che partono da Zurigo pagheranno 36 franchi, quasi il doppio rispetto alla somma precedente di 24.50 franchi.
E molte compagnie a basso costo non saranno certamente attirate da questo aumento, anzi decideranno probabilmente di abbandonare Zurigo. Forse anche per questo non sono previsti festeggiamenti per l’inaugurazione ufficiale del terminale E, il primo settembre.
Costruito in ritardo rispetto all’ultima fase euforica dell’aviazione, i responsabili dell’aeroporto devono ora solo sperare che il loro ottimismo per una prossima ripresa non si riveli prematuro.
swissinfo, Mark Ledsom, Zurigo
Traduzione, Raffaella Rossello
Aperto nel 1948, l’aeroporto di Zurigo è gestito dalla società Unique.
L’aeroporto resta uno dei dieci più trafficati in Europa, ma il numero dei passeggeri è sceso oltre il 25% negli ultimi tre anni.
Il piano attuale di ampliamento ha un budget di 2.2 miliardi di franchi.
Sarà completato nel 2004 con la costruzione del nuovo ‘Airside Center’, hub centrale.
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