Dichiarazione ONU dei diritti umani, gli inizi di un documento universale
La Dichiarazione universale dei diritti umani, adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, è stata definita un "testo miracoloso". Sguardo in immagini alle figure e ai momenti salienti della sua adozione.
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Nata in Inghilterra, vivo in Svizzera dal 1994. Mi sono formata come graphic designer a Zurigo tra il 1997 e il 2002. Recentemente mi occupo di elaborazione di immagini e ho raggiunto il team di swissinfo.ch nel marzo del 2017.
La Dichiarazione afferma che “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti”. Aggiunge che devono agire gli uni verso gli altri in uno spirito di fratellanza e che a ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella Dichiarazione “senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.
Il documento che quest’anno celebra il suo 75° anniversario ha ispirato una serie di successivi trattati internazionali riguardanti, ad esempio, l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (1965), i diritti civili e politici (1966), i diritti economici, sociali e culturali (1966), l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne (1979) e la lotta contro la tortura (1984).
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