Dichiarazione ONU dei diritti umani, gli inizi di un documento universale
Il diritto di ogni individuo di vivere la propria vita in modo libero è sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, redatta da un apposito comitato delle Nazioni Unite. Il comitato era presieduto da Eleanor Roosevelt, vedova del presidente statunitense Franklin D. Roosevelt.
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Assemblea generale delle Nazioni Unite durante la quale fu adottata la Dichiarazione universale dei diritti umani al Palais de Chaillot di Parigi il 10 dicembre 1948.
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Il 14 maggio 1946, dopo la sua ultima riunione all'Hunter College, la sottocommissione per lo statuto delle donne tiene una conferenza stampa nella sala dei delegati e delle delegate dell'edificio della palestra. Da sinistra a destra: Angela Jurdak, Libano; Fryderyka Kalinowski, Polonia; Bodgil Begtrup, Danimarca; Minerva Bernardino, Repubblica Dominicana; Hansa Mehta, India.
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Il filosofo e diplomatico P.C. Chang (qui in un'immagine del 1949), delegato cinese al Consiglio economico e sociale, è stato un membro chiave del comitato per la redazione della Dichiarazione universale dei diritti umani.
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Il giurista francese René Cassin, figlio di un commerciante ebreo, è stato membro del comitato di redazione. Ha ricevuto il Premio Nobel nel 1968 per il suo ruolo nella stesura della Dichiarazione universale dei diritti umani e per il suo impegno a favore dei diritti umani.
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La Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale è stato il primo trattato derivato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Fu adottata il 21 dicembre 1965, nello stesso anno in cui Martin Luther King Jr. guidò una marcia in Alabama a favore dei diritti civili della popolazione di colore.
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L'Assemblea generale dell'ONU ha approvato due Patti sui diritti umani il 20 dicembre 1966. Uno riguardava i diritti economici, sociali e culturali, l'altro i diritti civili e politici. La loro ratifica obbliga i Paesi membri a implementare i diritti e le libertà proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Nell'immagine: l'ambasciatore Salvador P. Lopez (Filippine) durante la firma dei Patti.
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Il 18 dicembre 1979, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. Nello stesso anno, la situazione delle donne si è fortemente deteriorata dopo la Rivoluzione iraniana.
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Il brasiliano Sergio Vieira de Mello, terzo Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (dal 2002 al 2003), è stato ucciso insieme a 20 membri del suo staff nell'attentato del 19 agosto 2003 all'hotel Canal di Baghdad, in Iraq. Qui lo si vede nel maggio 2002 nel suo precedente incarico di Amministratore di transizione delle Nazioni Unite a Timor Est.
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La Dichiarazione universale dei diritti umani, adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, è stata definita un "testo miracoloso". Sguardo in immagini alle figure e ai momenti salienti della sua adozione.
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Nata in Inghilterra, vivo in Svizzera dal 1994. Mi sono formata come graphic designer a Zurigo tra il 1997 e il 2002. Recentemente mi occupo di elaborazione di immagini e ho raggiunto il team di swissinfo.ch nel marzo del 2017.
La Dichiarazione afferma che “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti”. Aggiunge che devono agire gli uni verso gli altri in uno spirito di fratellanza e che a ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella Dichiarazione “senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.
Il documento che quest’anno celebra il suo 75° anniversario ha ispirato una serie di successivi trattati internazionali riguardanti, ad esempio, l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (1965), i diritti civili e politici (1966), i diritti economici, sociali e culturali (1966), l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne (1979) e la lotta contro la tortura (1984).
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