Il volto che cambia della Ginevra internazionale
La Ginevra internazionale è un importante centro del multilateralismo. Eppure, il sistema multilaterale è sotto forti pressioni, esacerbate anche dalla pandemia, e sta confrontandosi con sfide inedite. Tra le ultime in ordine di tempo: la guerra tra Russia e Ucraina.
Mentre la pandemia ha messo sotto i riflettori soprattutto l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la guerra in Ucraina ha spostato l’attenzione sui diritti umani e le questioni umanitarie. A Ginevra, ci sono molte organizzazioni internazionali che si occupano di questi aspetti. A capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani c’è l’Alto Commissario per i diritti umani, carica ora ricoperta da Volker Türk. L’austriaco ha iniziato il suo mandato il 17 ottobre, sostituendo la cilena Michelle Bachelet. Türk deve affrontare diverse sfide, tra cui un’ONU divisa sulla guerra della Russia in Ucraina, le molteplici crisi dei diritti umani in tutto il mondo e la posizione nei confronti della Cina.
Nelle ultime ore del suo mandato, il 31 agosto, Bachelet ha pubblicato un rapporto controverso sulla provincia cinese dello Xinjiang in cui si parlava di possibili crimini contro l’umanità nei confronti della minoranza musulmana uigura. Ciò ha spinto i Paesi occidentali e le ONG a chiedere un dibattito sullo Xinjiang durante la sessione autunnale del Consiglio per i diritti umani. Tuttavia, la richiesta è stata respinta, a testimonianza delle divisioni in seno alle Nazioni Unite e delle pressioni esercitate sul Consiglio.
Durante la sessione è comunque stata approvata una risoluzione per la nomina di un relatore speciale sulla situazione dei diritti umani in Russia. È anche stato presentato un rapporto provvisorio della Commissione d’inchiesta indipendente per investigare le violazioni commesse in Ucraina, istituita dal Consiglio per i diritti umani lo scorso mese di maro. La Commissione ha detto che, sulla base delle prove raccolte finora, “sono stati commessi dei crimini di guerra”.
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Il voto sulla Cina al Consiglio per i diritti umani è il segnale di uno spostamento di potere
Il Consiglio per i diritti umani è al centro della Ginevra internazionale e ha sede al Palazzo delle Nazioni, il quartier generale europeo dell’ONU. Il 7 aprile 2022, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York ha adottato una risoluzione per la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani a causa della sua guerra in Ucraina. È solo la seconda volta nella storia che un Paese viene sospeso, dopo la Libia di Muammar Gheddafi. Ma il voto è stato piuttosto “ambivalente”, come ha sottolineato uno degli analisti con cui abbiamo discusso:
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La sospensione della Russia dal Consiglio ONU per i diritti umani solleva importanti domande
Il video seguente spiega il funzionamento e il lavoro del Consiglio per i diritti umani:
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Uno sguardo da vicino al Consiglio per i diritti umani dell’ONU
Crisi alimentare
Di fronte alla crisi umanitaria e alle persone rifugiate in fuga dall’Ucraina, altri organismi delle Nazioni Unite come l’Agenzia per i rifugiati UNHCR con sede a Ginevra e il Programma alimentare mondiale stanno avendo il loro bel daffare nel tentativo di fornire aiuti.
La guerra sta accentuando la crisi alimentare in alcune parti del mondo, in particolare in Africa e in Medio Oriente, confrontate con l’interruzione delle forniture, l’aumento dei prezzi e le risorse insufficienti delle agenzie di aiuto:
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Perché la guerra in Ucraina contribuirà alla prossima crisi alimentare globale
CICR sotto pressione
Anche il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), custode delle Convenzioni di Ginevra e forse la più nota delle ONG internazionali con sede a Ginevra, è stato messo sotto pressione dalla guerra in Ucraina. Il CICR è un organismo che tutela la propria neutralità al fine di poter parlare con entrambe le parti in conflitto e salvare vite umane. In base al diritto internazionale, gli Stati dovrebbero garantire al CICR l’accesso ai prigionieri e alle prigioniere di guerra. Tuttavia, il CICR non ha pieno accesso, soprattutto nelle zone dell’Ucraina controllate dalla Russia, ed è stato per questo oggetto di critiche.
In ottobre, Mirjana Spoljaric Egger è diventata la prima donna alla testa del CICR. Nata in Croazia e formatasi in Svizzera, è chiamata a guidare l’organizzazione non solo nel contesto della crisi ucraina, ma anche in quello di un numero crescente di conflitti di difficile risoluzione in tutto il mondo.
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Spoljaric Egger, prima donna alla testa della Croce Rossa
Covid-19 e OMS
Mentre l’attenzione è focalizzata sull’Ucraina, la pandemia di Covid-19 continua a fare vittime. E anche se il mondo sta imparando a convivere con il virus, l’OMS intende trarre i dovuti insegnamenti. Durante una riunione speciale nel dicembre 2021, gli Stati membri dell’OMS si sono impegnati ad avviare i colloqui per un nuovo accordo globale al fine di meglio gestire le future pandemie.
L’OMS, istituto dell’ONU, è stata fondata nel 1948 per promuovere l’assistenza sanitaria universale, fissare degli standard e coordinare la risposta a emergenze sanitarie globali.
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Covid-19: Cosa si sa sull’OMS?
OMC e vaccini
L’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) è un’altra istituzione con sede a Ginevra per cui alcuni richiedono riforme. Uno dei dibattiti più spinosi che l’ha riguardata recentemente è stato quello dell’iniquità vaccinale.
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Vaccini Covid: come mettere fine all’attesa per miliardi di persone
L’OMC ha 164 Stati membri e una lunga storia.
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La lunga storia dell’Organizzazione mondiale del commercio
Nel 2021 è stata designata direttrice generale dell’OMC Ngozi Okonjo-Iweala, prima donna e prima africana a guidare l’organizzazione.
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La nuova direttrice generale riuscirà a condurre la riforma dell’OMC?
Giustizia internazionale
Negli ultimi anni, i numerosi attori internazionali di Ginevra sono stati affiancati da gruppi di esperti ed esperte di giustizia internazionale con sede presso le Nazioni Unite. Il loro scopo è di raccogliere e conservare delle prove e preparare possibili procedimenti penali per gravi crimini internazionali commessi in Siria, Myanmar e Sri Lanka.
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Come sta mutando la Ginevra internazionale?
Un ecosistema fertile
Ginevra non ospita solo il quartier generale europeo delle Nazioni Unite e circa 40 organizzazioni internazionali, ma anche oltre 430 ONG e 179 missioni diplomatiche. Ci sono anche 17 “piattaforme” che riuniscono in un determinato settore diversi organismi e attori, tra cui Governi, ONG, organizzazioni internazionali e istituzioni accademiche e di ricerca di Ginevra e della Svizzera. Una di queste è la fondazione Geneva Science and Diplomacy Anticipator (GESDACollegamento esterno), che fa parte del Campus Biotech Campus, in cui si trovano start-up che guardano al futuro.
GESDA, lanciata nel 2019 con il sostegno del Governo svizzero, del Cantone e della città di Ginevra, ha tenuto un summit nell’ottobre del 2021, presentando per la prima volta al mondo quello che sta preparando.
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Anticipare le future tecnologie per il bene dell’umanità
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