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L’aiuto umanitario svizzero si mobilita per il Pakistan

Persone accanto a strada inondata
In attesa dei soccorsi a Hyderabad. Keystone / Nadeem Khawar

Le devastanti inondazioni in Pakistan hanno già causato la morte di oltre 1'100 persone e danneggiato circa un milione di case, ma la crisi umanitaria è solo agli inizi. L'aiuto umanitario elvetico e la Catena della Solidarietà si mobilitano.

Il ministro degli Esteri pakistano Bilawal Bhutto Zardari ha dichiarato martedì che la situazione rischia di peggiorare. Le forti piogge monsoniche sono proseguite in aree che già da due mesi sono colpite da tempeste e inondazioni. A Ginevra, le Nazioni Unite e il governo pakistano hanno presentato un primo piano di aiuti da 116 milioni di dollari della durata di sei mesi.

“Il disastro è colossale nella sua portata e nella sua devastazione e le nostre risorse e capacità non sono più sufficienti per farvi fronte”, ha aggiunto il ministro degli esteri. Come diversi esperti ed esperte prima di lui, ha attribuito la responsabilità del disastro ai cambiamenti climatici: “Il Pakistan è diventato il ‘ground zero’ della più grande minaccia esistenziale di questo secolo: il riscaldamento globale”.

Catastrofi sempre più frequenti

Il Paese dell’Asia meridionale, con i suoi 220 milioni di abitanti, è flagellato da piogge monsoniche insolitamente intense dalla metà di giugno. La regione del Belucistan, nel sud-ovest, è particolarmente colpita.

Ma anche il nord-ovest del Pakistan è alle prese con gravi danni a causa delle inondazioni. Catastrofi che, accanto a siccità e frane, negli ultimi anni sono diventate più frequenti.

Azione di soccorso della Catena della Solidarietà

La Catena della Solidarietà sta raccogliendo donazioni per sostenere le popolazioni del Pakistan colpite dalla catastrofe.

Le organizzazioni svizzere partner sul posto, come Helvetas e Solidar Suisse, ” hanno già iniziato a fornire un sostegno immediato e distribuiscono viveri e acqua potabile”, scrive la Catena della Solidarietà, il “braccio umanitario” della Società svizzera di radiotelevisione.

“Nei prossimi giorni e settimane, presteremo aiuti d’urgenza in collaborazione con le nostre organizzazioni umanitarie partner svizzere.”

Le donazioni possono essere effettuate qui: https://www.catena-della-solidarieta.ch/la-catena-della-solidarieta-apre-un-conto-donazioni-per-la-popolazione-colpita-dalle-inondazioni-in-pakistan/Collegamento esterno

Secondo l’agenzia pakistana che si occupa della gestione dei disastri, tra le vittime ci sono quasi 400 bambini e bambine. 3’500 chilometri di strade sono stati distrutti e circa 160 ponti sono crollati. Gli allevatori hanno perso circa 700’000 animali.

Giovedì scorso, il governo di Islamabad aveva già dichiarato lo stato di emergenza e chiesto l’aiuto internazionale per far fronte al disastro. Al momento sarebbero stati stanziati circa 173 milioni di dollari.

In totale, sono più di 33 milioni le persone colpite dalle inondazioni. Secondo le stime delle autorità, i danni all’economia pakistana ammontano a circa dieci miliardi di dollari (circa 9,71 miliardi di franchi svizzeri).

Edificio crollato e oggetti sparsi
Si cerca di salvare il salvabile da un albergo distrutto dall’alluvione a Kalam, nel distretto di Swat. Copyright 2022 The Associated Press. All Rights Reserved.

Piano di soccorso da Ginevra

Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), ha dichiarato a Ginevra che circa mezzo milione di persone è rimasto senza casa. Molte di loro sono state accolte da parenti o conoscenti, mentre altre vivono nei campi.

Il piano di soccorso presentato a Ginevra si concentra anche sugli aiuti medici. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), molte persone sono rimaste ferite dai detriti trasportati dalle masse d’acqua, oppure sono state colpite da scosse elettriche provocate da cavi strappati.

Non mancano inoltre malattie, come il colera. Molte infezioni si diffondono quando le acque reflue contaminate da feci non vengono smaltite correttamente. Chi è affetto da malattie croniche, come il diabete, ha inoltre bisogno che il sostegno di cui necessita non sia interrotto dall’emergenza. Lo stesso vale per le donne incinte.

Quasi 900 strutture sanitarie sono state distrutte o danneggiate. Molti bambine e bambini soffrivano di malnutrizione già prima delle inondazioni, ha riferito l’organizzazione umanitaria Unicef. Ora è necessario fornire loro un sostegno speciale.

La Svizzera ha inviato in Pakistan esperti ed esperte del Corpo svizzero di aiuto umanitario. In collaborazione con l’ambasciata elvetica, la squadra sosterrà gli aiuti sul posto.

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