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Governo: Ignazio Cassis rinuncia a cittadinanza italiana

Il candidato ticinese al Consiglio federale (foto d'archivio) Keystone/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) Il candidato ticinese al Consiglio federale, Ignazio Cassis, rinuncia alla doppia nazionalità.

“Quando ho deciso di mettermi a disposizione per l’elezione in governo ho rinunciato alla cittadinanza italiana”, afferma in un’intervista pubblicata oggi dal sito online Tagesanzeiger.ch/Newsnet. “Per me era logico che fosse così”, aggiunge il consigliere nazionale PLR.

Cassis ha ereditato il passaporto italiano da suo padre e nel 1976, a 15 anni, ha ottenuto la cittadinanza svizzera, afferma. Interpellato dall’ats, egli sostiene che i dibattiti sui candidati al Consiglio federale sono legittimi.

In questo ambito ognuno deve valutare personalmente, ma “se qualcuno è membro del nostro governo federale non ci devono essere dubbi sulla sua lealtà nei confronti della Svizzera”. “La lingua e la cultura italiana, con le loro peculiarità per il Canton Ticino, rimangono la mia identità, della quale sono fiero”, conclude Cassis.

Il consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet – anch’esso candidato alla successione di Didier Burkhalter – conserva per il momento la doppia nazionalità: svizzera e francese. Egli ha dichiarato che se fosse eletto porrebbe la questione all’ordine del giorno del Consiglio federale. Si è inoltre detto pronto a riconsegnare, almeno temporaneamente, il passaporto francese se il governo dovesse ritenere che sia più opportuno. L’altra candidata al Consiglio federale, la vodese Isabelle Moret, possiede invece unicamente la cittadinanza elvetica fin dalla nascita.

La doppia nazionalità di candidati al Consiglio federale ha sollevato alcune critiche, in particolare da parte dell’UDC, in merito alla lealtà di un ministro nei confronti della Svizzera.

La legislazione elvetica non vieta ai consiglieri federali di possedere il passaporto di un altro Stato. I ministri in carica non possono per contro accettare titoli o decorazioni estere, né esercitare funzioni ufficiali per altri Paesi.

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