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Cassa malati svizzera all’estero: quali possibilità e per chi?

Varie tessere di assicurazione sanitaria svizzera
Cosa succede alla mia assicurazione sanitaria? Quando si emigra dalla Svizzera, si applicano regole diverse a seconda del nuovo Paese di residenza. Keystone / Christian Beutler

Quando si emigra sono molte le cose a cui pensare, come per esempio l’assicurazione malattie. Occorre assicurarsi all’estero? Oppure presso una cassa malati in Svizzera? Esiste questa possibilità?

In generale bisogna distinguere tra persone in pensione, lavoratrici distaccate e lavoratori distaccati, svizzere e svizzeri all’estero, personale diplomatico, studentesse e studenti oppure personale militare in missione. Occorre altresì operare una distinzione tra familiari che lavorano e quelli che non lavorano.

Potete trovare altri articoli utili sull’espatrio e sulla vita all’estero nella nostra guida all’emigrazione.

Nel presente articolo si parla innanzitutto di persone emigrate definitivamente, quindi non di lavoratrici distaccate e lavoratori distaccati.

Le lavoratrici distaccate e i lavoratori distaccatiCollegamento esterno sono persone che hanno firmato un contratto presso un’azienda in Svizzera e che si recano all’estero per un certo periodo per conto di quest’ultima.

Continuano a essere assicurate in Svizzera, di solito per un massimo di due anni (ma con possibilità di proroga fino a sei). Le decisioni in merito spettano alle casse di compensazione AVS.

Persone emigrate definitivamente: a seconda del Paese di residenza vigono norme differenti. Si può fare una distinzione approssimativa tra Stati UE/AELSCollegamento esterno (Gran Bretagna inclusa) e tutti i Paesi al di fuori dell’Europa.

All’interno dell’UE/AELS

Anche qui è possibile operare la distinzione tra due gruppi: da un lato le persone pensionate, che percepiscono una rendita AVS o AI, e dall’altro tutte le altre persone.

Se si percepisce una rendita AVS svizzera

Chiunque percepisca dalla Svizzera – e solo da quest’ultima – una rendita AVS o AI soggiace, in linea di massima, all’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria secondo la legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal).

La Svizzera ha concordato un diritto di opzione con singoli Paesi, per esempio con quelli direttamente confinanti e con la Spagna. In questi Stati le persone pensionate possono decidere se stipulare l’assicurazione di base obbligatoria in Svizzera oppure nel Paese di residenza.

Attenzione: entro i primi tre mesi a decorrere dalla data in cui si è presa la residenza occorre decidere in quale Paese sottoscrivere l’assicurazione di base. Solo in Spagna è possibile posticipare tale decisione.

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Una famiglia di cinque persone che sguazza nel mare al tramonto, sulla spiaggia.

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Emigrare: che cosa devo fare se voglio trasferirmi all’estero?

Questo contenuto è stato pubblicato al Questo articolo, corredato di link e consigli utili, fornisce una pratica checklist per accompagnarvi passo dopo passo nel percorso che culminerà con un trasloco all’estero.

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Esempio: se una coppia di coniugi si trasferisce in Portogallo dopo il pensionamento per stabilirvisi con i soldi dell’AVS e della cassa pensione, la cassa malati è tenuta a fornire a tali coniugi la copertura assicurativa, in quanto essi percepiscono una rendita dalla Svizzera. La coppia in questione è coperta dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), chiamata anche assicurazione di baseCollegamento esterno.

Questa coppia di coniugi, tuttavia, non può scegliere tra tutte le assicurazioni malattie valide in Svizzera: solo le casse malati che con la propria assicurazione di base coprono più di 500’000 persone sono tenute ad assicurare coloro che lasciano la Svizzera per andare a vivere in un Paese dell’UE. Vi è poi un’ulteriore restrizione: la franchigia ammonta in ogni caso a 300 franchi.

Come in Svizzera i premi delle assicurazioni variano da Cantone a Cantone, anche sul territorio dell’UE gli importi assicurativi cambiano da un Paese all’altro. I premi vengono calcolati in base ai costi generati dalle persone assicurate nel Paese in questione. Tendenzialmente le casse malati che forniscono copertura assicurativa a un gran numero di persone possono effettuare un calcolo al ribasso, in quanto il rischio è distribuito su più individui. In Polonia, per esempio, Visana costa quasi cinque volte più di CSS.

Se si lavora o non si percepisce una rendita AVS all’estero

La questione cambia per le persone che non percepiscono una rendita AVS o AI. Se una cittadina svizzera si trasferisce a Londra per lavoro, è tenuta a stipulare un’assicurazione di base obbligatoria in Gran Bretagna, in quanto è determinante il luogo di lavoro.

Se invece tale persona a Londra non lavora e non percepisce una rendita dalla Svizzera, può continuare a essere assicurata presso una cassa malati svizzera. Questo principio non è sancito dalla LAMal, bensì dalla legge federale sul contratto d’assicurazione (LCA). Come per le assicurazioni complementari, l’assicurazione malattie può scegliere liberamente se fornire la propria copertura alla persona che ne ha fatto richiesta, assicurarla con riserva oppure negarle i propri servizi. Come detto sopra, la questione è diversa se le persone emigrate percepiscono una rendita dalla Svizzera e sono assicurate secondo la LAMal.

Chiunque emigri definitivamente (non come lavoratrice distaccata o lavoratore distaccato) in un Paese UE o AELS e vuole beneficiare della copertura di una cassa malati svizzera secondo la LCA deve presentare domanda fintantoché non ha notificato ufficialmente la propria partenza dalla Svizzera e non ha ancora spostato la residenza all’estero. Per volontà dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), infatti, non è possibile lasciare la Svizzera e poi solo in un secondo momento notificare il cambio di indirizzo.

Come funzionano le cose al di fuori di UE e AELS

Quanto esposto in precedenza riguarda coloro che si stabiliscono in uno Stato dell’UE, in Islanda, in Norvegia oppure in Gran Bretagna. La questione è completamente diversa per chi decide di trasferirsi al di fuori dello spazio UE/AELS. Ogni assicurazione in questo caso è libera di scegliere se fornire copertura o meno.

La cassa malati KPT conta 2500 tra assicurate e assicurati ed è leader incontrastata per quanto riguarda le assicurazioni malattia facoltative al di fuori del territorio UE/AELS. I motivi vanno ricercati nel passato: l’ex Cassa malati del personale della Confederazione e delle imprese svizzere di trasporto, come si chiamava molti anni fa, ha sempre offerto e offre tuttora copertura assicurativa al personale del corpo diplomatico. Il personale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), impiegato presso le ambasciate e le organizzazioni di tutto il mondo, è infatti assicurato presso la KPT.

È interessante notare che i premi assicurativi della KPT al di fuori del Vecchio continente sono uniformi. Ne consegue che le svizzere e gli svizzeri residenti negli USA o in Giappone, dove è risaputo che i costi delle cure ospedaliere sono al di sopra della media, pagano gli stessi premi assicurativi delle persone che vivono in Tunisia, Brasile o Cina.

«Abbiamo constatato che i costi da noi sostenuti per offrire copertura sanitaria non variano molto da un Paese all’altro.»

Markus Rudaz, responsabile dei team che si occupano delle assicurazioni per l’estero presso KPT

“Abbiamo constatato che i costi da noi sostenuti per offrire copertura sanitaria non variano molto da un Paese all’altro”, afferma Markus Rudaz, responsabile dei team che si occupano delle assicurazioni per l’estero presso KPT. Ciò è dovuto anche al fatto che le svizzere e gli svizzeri residenti all’estero in Paesi in cui l’assistenza sanitaria è precaria spesso tornano in Svizzera per ricevere le cure necessarie.

Inoltre, destinazioni come Thailandia o America del Sud possono contare sempre più su sistemi sanitari ben sviluppati che offrono le proprie prestazioni innanzitutto a turiste e turisti oppure alle persone emigrate dai Paesi industrializzati; prestazioni, queste, spesso economicamente inaccessibili alla popolazione locale.

LCA anziché LAMal

La copertura dell’assicurazione malattie internazionale è simile a quella offerta dall’AOMS, ma non identica. Essa non è disciplinata dalla LAMal, bensì dalla LCA, proprio come le assicurazioni complementari in generale. Per questo l’assicurazione malattie internazionale facoltativa della KPT prevede un limite massimo per le spese ospedaliere. Per coprire i costi che superano tale limite è possibile stipulare un’assicurazione ospedaliera complementare, come fa il 90% della clientela KPT.

Altra particolarità: contrariamente a quanto previsto per l’assicurazione di base obbligatoria, la LCA consente ad assicuratrici ed assicuratori di far aumentare i premi con l’avanzare dell’età delle persone assicurate. In altre parole, i premi sono uniformi in tutto il mondo ma vi sono varie fasce d’età: pertanto più si invecchia e più le assicurazioni complementari sono costose.

Facciamo un esempio: per l’assicurazione malattie con copertura contro gli infortuni, franchigia di 1’000 franchi e aliquota percentuale del 10% un uomo quarantenne paga un premio di 132 franchi. Per la copertura ospedaliera complementare semi-privata deve aggiungere ogni mese 64,40 franchi.

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Con l’avanzare dell’età quest’uomo deve attendersi premi più costosi. Le assicurazioni, infatti, aumentano i premi ogni cinque o dieci anni. Una volta raggiunta l’età della pensione, quindi, i premi spesso ammontano a un importo quasi doppio rispetto a quanto pagato da una persona quarantenne. Tale aumento non è comunque illimitato: alcune assicurazioni smettono di far aumentare i premi una volta che la persona assicurata ha compiuto 66 anni, altre invece prevedono che il livello massimo di premio venga raggiunto al compimento dei 71 anni.

Oltre a KPT, anche Swica offre assicurazioni malattie secondo la LCA per le svizzere e gli svizzeri residenti al di fuori dell’UE/AELS. Global Care, questo il nome del pacchetto assicurativo, offre per tutti i Paesi una tariffa uniforme, proprio come KPT.

CSS offre invece “International Health Plan”; contrariamente a KPT e Swica, questo piano assicurativo prevede due zone tariffarie. La zona tariffaria più cara prende in considerazione Paesi in cui il sistema sanitario è più costoso, come per esempio Giappone, Hong Kong, Singapore, Canada e USA. La zona tariffaria più economica si applica a tutto il resto del mondo.

Non c’è obbligo di ammissione

Come avviene in generale per le assicurazioni secondo la LCA, le assicurazioni malattie non sono tenute a fornire la propria copertura assicurativa a tutte e a tutti. Per le persone di una certa età o per quelle afflitte da problemi di salute, quindi, può risultare più difficile stipulare un’assicurazione presso una cassa malati svizzera. Per queste categorie di individui può rivelarsi necessario rivolgersi a una delle tante assicurazioni internazionali.

Quelle più conosciute sono l’assicurazione tedesca Allianz Care, la britannica Bupa, la lussemburghese Globality Health oppure Cigna Global, con sede a Glasgow. Le persone che all’estero sono assicurate presso Cigna Global possono sottoscrivere un’assicurazione presso KPT una volta tornate in Svizzera, il tutto senza dover sottoporsi a una visita medica.

Swica offre la stessa possibilità a coloro che fanno ritorno in patria e che all’estero erano assicurati presso Globality Health, assicurazione malattie internazionale di grande esperienza con sede in Lussemburgo e società affiliata di Munich Re.

Il webinar dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) “Ageing Abroad”: Assicurazione sanitaria per gli svizzeri all’estero Collegamento esterno potrebbe essere di vostro interesse.

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