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I primi due anni di attività per l’associazione graubünden Cultura

Keystone-SDA

L'associazione graubünden Cultura celebra il primo biennio di attività e compie un anno con la nuova direzione a maggio. Un bilancio delle sinergie createsi fra cultura e turismo con il responsabile progetti Kaspar Howald.

(Keystone-ATS) L’associazione, così chiamata anche in italiano poiché porta il marchio “graubünden”, è stata approvata dal Governo retico “già nella primavera del 2023”, spiega il responsabile progetti Kaspar Howald in un’intervista telefonica a Keystone-ATS.

Graubünden Cultura festeggia anche il primo compleanno da quando Howald ne ha preso le redini. “Prima il comitato si occupava della direzione, senza però avere le risorse attuali”, precisa. Sostenendo questo progetto, per quattro anni fino al 2027, “l’Ufficio cantonale dell’economia e del turismo considera la cultura un fattore importante per lo sviluppo regionale”, spiega.

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Nel Cantone esistono già modelli di turismo culturale ben ancorati nel panorama, fra cui il più noto è la Nova Fundaziun Origen a Riom (GR) e Mulegns (GR), che suscita interesse ben al di là dei confini nazionali.

Grande interesse per turismo culturale

“Un anno fa abbiamo iniziato a visitare un po’ tutte le destinazioni del Cantone”, spiega Howald. “In tutte c’è un grande interesse per il turismo culturale”. L’obiettivo dell’associazione è connettere fra loro diversi attori culturali e turistici creando sinergie fra entità che non per forza si conoscono o collaborano, precisa il responsabile progetti.

Howald vanta una lunga esperienza nel campo, è stato fino a fine aprile 2024 per dieci anni direttore di Valposchiavo Turismo. In precedenza ha lavorato in ambito culturale internazionale, fra le altre cose presso l’Istituto svizzero di Roma, come assistente nel campo della scienza e della cultura, e presso il Goethe-Institut, sempre nella capitale italiana, dove ha gestito i programmi culturali dal 2010 al 2013.

Un ricco bagaglio che lo aiuta nel suo ruolo di responsabile progetti di graubünden Cultura. “Qui si sposano i due ambiti della mia biografia ed è importante potersi muovere tra cultura e turismo, che non sempre parlano la stessa lingua, e capire un po’ le esigenze di entrambi”, aggiunge.

Attualmente Howald sta lavorando ad un profilo regionale-culturale dell’Engadina Bassa e della Val Müstair, ovvero “uno studio sulle potenzialità di turismo culturale”.

“Spazi avert & Ufficinas”

A fine marzo graubünden Cultura ha avviato una serie di incontri di lavoro denominata “Spazi avert & Ufficinas”, “dove attori del turismo e della cultura possono presentare idee per progetti per poi metterli in atto insieme”, spiega Howald.

Ne sono scaturiti una ventina, ciascuno con gruppi di lavoro. Spaziano da temi locali a più vasti, che toccano ad esempio le strategie culturali, dice il responsabile.

Creare sinergie fra cultura e turismo

Quale particolarità hanno i Grigioni? “Una delle particolarità è quella un po’ storica e geografica, che con 150 valli, tre lingue e due confessioni, c’è una grande ricchezza culturale sulla quale possiamo costruire”.

Per questi motivi il mondo della cultura nel Cantone è anche “abbastanza frammentato”, dice. Ma “c’è un grande potenziale di creare sinergie” e trovare soluzioni comuni.

Howald cita l’esempio di Arosa, che ha un ufficio culturale della regione gestito dalla stessa persona che si occupa anche del product management di Arosa Tursimo, dove “la collaborazione tra turismo e cultura funziona molto bene”, aggiunge.

“È un settore in movimento che può dare un altro tocco alla nostra offerta turistica che tradizionalmente si concentra su attività all’aria aperta”, precisa. L’obiettivo di questo tipo di turismo è destagionalizzare l’offerta, spiega il responsabile, nonché puntare su turisti che facciano lunghi pernottamenti e “siano disposti a tornare”.

Anche nel Grigioni italiano

Howald, che vive tuttora a Poschiavo, ha un occhio di riguardo per il Grigioni italiano. “Ho una certa sensibilità per le esigenze delle valli italofone. C’è un bel movimento culturale in queste valli”, dice. “Ci sono molte biennali come Arte Bregaglia e un progetto quest’anno in Mesolcina, ArteSOAZZA”, aggiunge. Si tratta di iniziative che hanno visibilità anche nel resto del Cantone.

In termini di finanziamento, graubünden Cultura è sostenuta dall’Ufficio dell’economia e del turismo con un budget globale su quattro anni di tre milioni di franchi, di cui la metà sono finanziati da Cantone e Confederazione. “A condizione che riusciamo a trovare l’altra metà del finanziamento”, precisa.

“Dobbiamo avere un Centro di competenza per il turismo culturale anche in futuro quando scadrà il progetto”, precisa. Nascerà in seguito anche un’apposita piattaforma online.

Una volta all’anno, a novembre, l’associazione organizza un grande incontro cantonale fra attori del turismo e della cultura, dove vengono presentate idee e spunti. Il terzo Forum graubünden Cultura si terrà il 20 novembre a Coira.

https://www.cultura.graubuenden.ch/it

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