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Il CERN adotta nuove misure contro la Russia

L'acceleratore lineare del CERN KEYSTONE/VALENTIN FLAURAUD sda-ats

(Keystone-ATS) Il CERN di Ginevra ha preso ulteriori provvedimenti oggi in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Viene in particolare sospesa la partecipazione dei suoi scienziati a tutti i comitati scientifici di istituzioni ubicate in Russia e Bielorussia, e viceversa.

L’Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) ha anche deciso di sospendere o annullare tutti gli eventi organizzati congiuntamente tra lo stesso CERN e le istituzioni russe e bielorusse, si legge in una nota diffusa oggi.

I 23 Stati membri del CERN hanno pure ristretto i rapporti con il Joint Institute for Nuclear Research (JINR), l’importante organizzazione internazionale per la ricerca in fisica nucleare e subnucleare con sede nella Federazione Russa, a 120 km da Mosca. Il JINR è stato fondato nel 1956, in risposta alla creazione del CERN due anni prima.

Sospesa è anche la partecipazione dei collaboratori del CERN ai comitati scientifici del JINR, e viceversa. Tutti gli eventi organizzati congiuntamente sono annullati. E non ci saranno nuove collaborazioni fino a nuovo avviso. Lo status di osservatore di JINR presso il CERN è sospeso.

Le misure annunciate oggi integrano quelle adottate l’8 marzo, quando il Consiglio del CERN in sessione straordinaria ha deciso di sostenere iniziative a favore della comunità scientifica ucraina, ha condannato l’invasione militare dell’Ucraina, ha sospeso lo status di osservatore della Federazione Russa e ha deciso di non intraprendere nuove collaborazioni con la Russia e le sue istituzioni fino a nuovo avviso.

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