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Incidenti con animali, conducenti rischiano grosso

In autunno il rischio è maggiore. sda-ats

(Keystone-ATS) Ogni anno migliaia di animali selvatici sono vittime di incidenti stradali: i danni di questi sinistri superano i 50 milioni di franchi, stando a una stima pubblicata oggi dall’assicuratore Axa.

E i conducenti, se non agiscono correttamente, rischiano una condanna penale.

Annualmente ad Axa – il più grande operatore nella Confederazione nel ramo delle polizze auto – vengono notificati oltre 3000 incidenti con selvaggina, si legge in un comunicato odierno. Lo scorso anno il numero si è leggermente ridotto, cosa che potrebbe dipendere dalla diminuzione del traffico dovuta alla pandemia. I danni sopportati dalla società sono di circa 11 milioni di franchi.

Dalle statistiche di Axa emerge che le probabilità di una collisione con un animale selvatico non sono uguali in tutte le regioni: gli automobilisti devono prestare particolare attenzione nei cantoni Giura, Grigioni, Friburgo e Turgovia. Il Ticino si situa nella media.

Lo scontro con un cervo o altra selvaggina può avere anche conseguenze per gli occupanti di un veicoli: l’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha registrato 89 feriti nel 2020 e 76 nel 2019.

In linea di massima gli incidenti in questione possono verificarsi in qualsiasi stagione e in qualsiasi momento del giorno. “In ottobre, novembre e dicembre bisogna però essere ancora più prudenti”, osserva Michael Pfäffli, responsabile del servizio di infortunistica di Axa. “Quando le giornate si accorciano, gli animali selvatici escono allo scoperto più spesso proprio nei momenti di maggiore traffico. Inoltre, al mattino e alla sera è buio, per cui in molti casi ci si accorge troppo tardi della loro presenza sulla carreggiata”. In queste ore, e soprattutto sui tratti stradali in prossimità di boschi o provvisti di segnaletica di avvertimento, gli automobilisti dovrebbero quindi ridurre la velocità ed essere sempre pronti a frenare, consiglia l’esperto.

Quando improvvisamente ci si trova davanti un animale è meglio reagire con una frenata a fondo, piuttosto che con una brusca sterzata. In caso di collisione le norme di legge impongono di informare subito la polizia. Le forze dell’ordine incaricano poi un guardiacaccia, un cacciatore o un altro specialista di cercare l’animale ferito e, se caso, di sopprimerlo, per non farlo soffrire inutilmente.

“Chi informa la polizia in un secondo tempo o solo dopo la richiesta da parte dell’assicurazione è punibile e rischia un procedimento penale per maltrattamento di animali”, spiega Cyril Senn, esperto legale di Axa, a sua volta citato nella nota. Negli ultimi anni infatti la prassi giuridica è diventata più severa: mentre prima chi comunicava in ritardo l’accaduto era passibile di una semplice multa per inadempienza dei propri obblighi, ora – oltre alla sanzione pecuniaria – può essere perseguito penalmente con l’accusa di maltrattamento di animali colposo o addirittura intenzionale. “Se si tarda ad avvisare la polizia, è possibile che l’animale ferito soffra per ore”, ricorda Senn. La condanna finisce nel casellario giudiziale. “Pertanto, la mancata notifica di un incidente con un animale selvatico o una comunicazione a posteriori solo per ottenere la prestazione assicurativa non è un reato di lieve entità”.

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