Iran, sabato in Oman colloqui “indiretti” con gli USA

"Sabato si terranno in Oman colloqui indiretti ad alto livello" tra Stati Uniti e Iran, ha annunciato il ministro degli esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi.
(Keystone-ATS) “Questa è tanto un’opportunità quanto un test. La palla è nel campo americano”, ha scritto Araghchi su X dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha affermato da parte sua che Washington inizierà sabato colloqui “diretti” con Teheran sul suo programma nucleare.
L’agenzia di stampa iraniana Tasnim afferma che Araghchi ha confermato lo svolgimento di “colloqui indiretti” sabato in Oman con l’inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff in “un messaggio indirizzato a un giornalista di Tasnim”.
“I colloqui con gli Stati Uniti, che si terranno in Oman sabato, saranno tenuti indirettamente e l’Iran non accetterà nessun altro modo”, ha detto in seguito Araghchi, , che è in visita in Algeria, aggiungendo: “se gli americani sono davvero determinati, raggiungeremo risultati a Muscat”.
Riferendosi alla richiesta di Israele di usare il modello libico per l’Iran – in pratica, lo smantellamento completo del programma nucleare iraniano, come accettò di fare Muammar Gheddafi nel 2003 -, Araghchi ha sottolineato: “questo è un sogno che non si avvererà mai. Le nostre attività nucleari sono senza dubbio pacifiche e non abbiamo problemi a costruire fiducia in questo senso, in cambio della revoca delle sanzioni”.
“Abbiamo scelto i colloqui indiretti perché la negoziazione, che gli USA impongono attraverso pressioni e minacce, è di fatto una imposizione e noi non crediamo in questo metodo. Inoltre, i colloqui indiretti possono garantire una negoziazione reale ed efficace”, ha detto Araghchi, citato dall’agenzia Irna.
“Tuttavia – ha aggiunto – il modo in cui si tengono i colloqui non è importante, ciò che è veramente importante è l’efficacia dei colloqui, la serietà di entrambe le parti e la loro intenzione e determinazione a raggiungere un accordo”.