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L’antica capitale dell’Elvezia celebra i suoi duemila anni

I Romani hanno costruito città in tutta Europa e la Svizzera non ha fatto eccezione. Le autorità del comune vodese di Avenches (Aventicum) hanno scelto il 2015 per commemorare i duemila anni di esistenza della capitale dell’Elvezia romana. Di recente la popolazione ha potuto riscoprire due attività tipiche di questo passato romano: i combattimenti dei gladiatori e l’arte dei mosaici. (Julie Hunt/SRF/Philippe Nicolet)

Per la Svizzera, il 2015 è un anno ricco di anniversari storici: la battaglia di Marignano (1515), la battaglia del Morgarten (1315), il riconoscimento della neutralità svizzera al Congresso di Vienna (1815) o ancora la fondazione dell’abbazia di Saint Maurice (515).

A questa lista si è aggiunto il giubileo dei duemila anni di Avenches, le cui celebrazioni si sono concentrate a fine maggio. Rispetto ad altri eventi dell’anno, questo anniversario presenta una particolarità: la commemorazione non corrisponde a un fatto storico realmente accaduto. In realtà, il sito di Aventicum era occupato già prima della nostra era.

«La data del 2015 è una scelta dagli eletti dell’attuale legislatura, spiega il vice sindaco di Avenches Yves Nicolier. Non c’è in effetti alcuna traccia scritta che dimostra che la città è stata fondata nell’anno 15. La decisione è comunque stata presa in collaborazione con gli archeologi e sembra che la costruzione del foro risalga a quell’epoca».

Il sito e il Museo romano di Avenches hanno scelto il 2015 anche per pubblicare una nuova guida. Disponibile in francese, tedesco e inglese, “Aventicum, una capitale romana” sostituisce un’opera apparsa la prima volta nel 1984.

Questa pubblicazione di 128 pagine è suddivisa in due parti. La prima illustra la storia della città dall’antichità al Medioevo e presenta le ricerche archeologiche condotta da due secoli. Vengono anche menzionati alcuni aspetti della vita pubblica e privata degli abitanti della città romana. La seconda parte è consacrata a una presentazione più dettagliata della città e dei suoi monumenti ancora visibili. La guida descrive pure altri monumenti oggi distrutti o interrati, illustrandone il loro interesse scientifico.

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