La televisione e la radio continuano a resistere allo streaming
(Keystone-ATS) In Svizzera i servizi di streaming come Netflix o Spotify sono sempre più utilizzati, soprattutto dai giovani. La televisione e la radio rimangono comunque i media più popolari.
Stando all’inchiesta digiMonitor 2018 – svolta dalla Comunità d’interessi per i media elettronici IGEM – Netflix ha aumentato significativamente il numero di utenti quest’anno. Il servizio di streaming video ha registrato quasi 600’000 nuovi abbonati e conta ora 1,5 milioni di utenti occasionali. Il servizio di streaming musicale Spotify conta dal canto suo 1,3 milioni di utenti.
Più della metà dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni guarda film o telefilm su Netflix, almeno occasionalmente. Spotify raggiunge un pubblico leggermente più piccolo, ma questo canale è utilizzato più intensamente.
Le nuove offerte sono tuttavia ancora in ritardo rispetto ai media tradizionali: il 92% degli intervistati ha dichiarato infatti di guardare la televisione occasionalmente, e il 62% quotidianamente. Per la radio, la percentuale è del 91% per gli utenti occasionali e del 66% per gli utenti giornalieri.
Segue nella classifica la piattaforma video online YouTube con il 66% di utilizzo occasionale e il 25% di utilizzo quotidiano. Secondo lo studio, le quote rappresentano due milioni di utenti in meno rispetto alla televisione. I media tradizionali, quindi, sono ancora quelli che raggiungono il maggior numero di consumatori.
Nonostante l’abbondanza di nuove offerte digitali, riscuotono successo anche le proiezioni di film nelle sale cinematografiche: negli ultimi sei mesi, il 48% degli intervistati è stato al cinema almeno una volta e tra i minori di 25 anni la percentuale raggiunge addirittura l’80%.
Lo studio rivela anche che l’applicazione di messaggistica WhatsApp raggiunge quasi tutti i giovani con il 96% che la utilizzano di tanto in tanto e l’89% ogni giorno. Seguono tra le reti sociali Instagram con il 73% di utenti occasionali e Snapchat con il 71%.
Facebook continua intanto a perdere terreno: quattro anni fa più dell’80% dei giovani vi erano occasionalmente attivi, ma oggi la percentuale si aggira intorno al 50%. Il numero di utenti giornalieri è addirittura diminuito di oltre un quarto (26,9%). L’utente medio di Facebook ha oggi 40 anni, otto anni più dell’utente medio di Instagram e 15 anni più dell’utente medio di Snapchat.
L’IGEM digiMonitor è pubblicato annualmente dal 2014. L’inchiesta 2018 è stata condotta sulla base di un sondaggio telefonico presso 1772 persone di 15 anni e più nella Svizzera tedesca e francese. Il margine di errore è del 2,3%.