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Lastminute.com torna a vendere biglietti Ryanair

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Lastminute.com torna a vendere i biglietti di Ryanair: l’agenzia di viaggi online è di nuovo autorizzata a farlo, dopo che la compagnia aerea irlandese alla fine del 2023 aveva negato l’accesso alla sua offerta.

L’impresa con sede ad Amsterdam e a Chiasso ha annunciato oggi la firma di un accordo commerciale con il vettore low cost, che avrà ha una durata di tre anni.

“In qualità di leader europeo per i pacchetti vacanza dinamici sappiamo che questa collaborazione con Ryanair garantirà flessibilità, possibilità di scelta e convenienza ai clienti che cercano le vacanze e i voli migliori”, afferma il Ceo Luca Concone, citato in un comunicato. “Non vediamo l’ora di lavorare con Lastminute.com e di portare i loro clienti a bordo dei nostri voli Ryanair negli anni a venire”, gli fa eco il responsabile marketing della compagnia Dara Brady, in dichiarazioni a loro volta riportate nella nota per la stampa e gli investitori.

Secondo Lastminute.com l’accordo dovrebbe avere un impatto positivo sul fatturato della seconda metà dell’anno; i benefici completi non saranno però visibili prima del 2025, poiché l’implementazione dell’intesa richiederà diverse integrazioni tecniche. In generale stando ai dirigenti il primo semestre 2024 si è rivelato più debole del previsto, ma le prospettive per i successivi sei mesi sono positive. L’esercizio dovrebbe chiudersi con ricavi in linea con quelli dell’anno precedente e con un utile rettificato a livello Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) in progressione.

Le novità odierne hanno avuto un impatto limitato in borsa. In tarda mattinata l’azione Lastminute.com perdeva circa lo 0,5%. Dall’inizio di gennaio il titolo è arretrato dell’11% e negativa è anche la performance sull’arco di un anno: -25%.

Il gruppo Lastminute.com gestisce marchi quali Lastminute.com, Volagratis, Rumbo, Weg.de, Bravofly, Jetcost e Hotelscan. Attraverso i siti online e le applicazioni mobili in diverse lingue e numerosi paesi vengono raggiunti milioni di persone al mese. Per il gruppo lavorano oltre 1700 persone. La società aveva fatto parlare di sé anche per le indennità per lavoro ridotto ricevute in modo indebito durante la pandemia: nel 2022 l’allora presidente della direzione e altri dirigenti erano finiti in carcere; l’intero management era stato sostituito nel dicembre dello stesso anno.

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