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Mai così basso numero figli per donna in Svizzera

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) In Svizzera si vive sempre più a lungo, ci si sposa di meno e si fanno anche sempre meno figli: Il numero medio di figli per donna non è mai stato così basso (1,33) come nel 2023, stando a una nota odierna dell’Ufficio federale di statistica (UST).

Nascite in calo

L’anno scorso, la Svizzera ha registrato 80 mila nati vivi, 2300 o 2,8% in meno rispetto al 2022. Sebbene sia inferiore a quello dell’anno precedente (-7300; -8,1%), questo calo conferma la tendenza al ribasso osservata dal 2021. Il numero medio di figli per donna è sceso al livello più basso di sempre, passando da 1,52 nel 2021 a 1,39 nel 2022 e a 1,33 nel 2023.

La flessione delle nascite, riscontrata sia tra le madri svizzere che tra quelle di nazionalità straniera, è molto più marcata tra le madri svizzere (rispettivamente -4,2% contro -0,8%). In termini di nazionalità dei neonati, le nascite di bambini svizzeri sono state circa 56 100 (-4,2%), a fronte di 23 900 nascite di bambini di nazionalità straniera (+0,4%).

Se si considera l’età della madre, il calo delle nascite dal 2022 è più pronunciato tra le donne sotto i 30 anni (-5,1%) che tra quelle di 30 anni o più (-2,1%). Il numero di nascite di primi figli è diminuito sia tra le madri di meno di 30 anni (-548; -4,3%) che tra quelle dai 30 ai 39 anni (-406; -1,7%). È invece aumentato tra quelle di 40 anni o più (+84; +3,7%). L’età media delle madri alla nascita del primo figlio è leggermente aumentata, raggiungendo provvisoriamente i 31,3 anni nel 2023 (contro i 31,2 del 2022).

Rispetto al 2022 è diminuito anche il numero delle nascite di secondi figli (-2,8%), anche se il calo maggiore è stato registrato per le nascite di terzi figli (-7,3%). Il calo delle nascite di terzi figli ha riguardato tutte le fasce di età, ma la diminuzione più marcata è stata rilevata tra le donne dai 30 ai 39 anni (-8,2%). Le nascite di quarti figli o più, invece, sono in leggero aumento (+1,9%).

Si muore meno, si vive di più

Sempre nell’anno sotto esame, in Svizzera sono decedute 71 800 persone, ossia 2600 o 3,5% in meno rispetto al 2022. Questa cifra rimane comunque elevata e supera di diverse centinaia il numero di decessi registrati nel 2021, anno segnato dalla pandemia (71 200). In una popolazione in crescita, l’invecchiamento demografico contribuisce all’aumento dei decessi.

Il calo maggiore dei decessi si è verificato tra le persone sotto i 65 anni (uomini: -5,6%; donne: -5,2%). Quello meno marcato è stato invece rilevato tra le persone dai 65 ai 79 anni (uomini: -3,8%; donne: -3,1%) e tra quelle dagli 80 anni in su (uomini: -3,0%; donne: -3,2%).

Di conseguenza, la speranza di vita è ora più alta rispetto a prima della pandemia. Nel 2023, la speranza di vita alla nascita e a 65 anni era rispettivamente di 82,2 e 20,3 anni per gli uomini e di 85,8 e 22,8 anni per le donne. Per via del calo del numero di decessi, in Svizzera è stato osservato un incremento naturale maggiore rispetto al 2022 (+256 persone; +3,2%), e questo nonostante il calo delle nascite.

Contrazione di matrimoni e divorzi

Nel 2023 sono state celebrate 36 000 unioni tra persone di sesso diverso, ovvero 1900 o 5,0% in meno rispetto al 2022. A questi si aggiungono 900 matrimoni tra persone dello stesso sesso e 800 conversioni di unioni domestiche registrate in matrimoni (totale unioni: 37 800). Fatta eccezione per il 2020 e il 2021, durante i quali vigevano restrizioni dovute alla pandemia, erano più di 40 anni che il numero di matrimoni non era così basso (1983: 37 600).

Quasi tre quarti dei matrimoni tra persone di sesso diverso sono stati celebrati tra un celibe e una nubile. Il restante quarto è costituito da seconde (o successive) nozze, cioè unioni in cui almeno una delle persone coinvolte ha uno stato civile diverso da quello di celibe/nubile.

In futuro sempre più “single”

Se i comportamenti osservati nel periodo sotto esame dovessero persistere anche in futuro, una prima stima provvisoria indica che circa la metà delle persone celibi/nubili di meno di 50 anni non si sposerà mai (donne: 49,3%; uomini: 54,5%).

La maggior parte delle unioni tra persone di sesso diverso sono avvenute tra uomini e donne di nazionalità svizzera (47,1%). Tuttavia, nel 2023 questo tipo di matrimonio ha registrato il calo maggiore (-8,2%).

Meno divorzi

L’anno scorso sono stati pronunciati 15 600 divorzi, pari a un calo del 3,7% su un anno. Oltre ai divorzi tra coppie di sesso diverso, il numero totale di divorzi ne comprende 41 tra coppie dello stesso sesso.

Il numero di divorzi ha registrato diminuzioni indipendentemente dalla durata del matrimonio (da 0 a 4 anni: -6,2%; da 5 a 9 anni: -1,1%; da 10 a 14 anni; -5,3%; da 15 a 19 anni: -4,1%; 20 anni o più: -3,6%). Per ora la durata media di un matrimonio al momento del divorzio è di 15,7 anni.

Se tale comportamento della popolazione dovesse confermarsi anche in futuro, secondo una stima provvisoria quasi due matrimoni su cinque (38,3%) potrebbero concludersi con un divorzio.

713 cambiamenti di sesso

Dopo essere stati agevolati da una nuova legge entrata in vigore all’inizio del 2022, i cambiamenti del sesso iscritto nel registro dello stato civile sono scesi da 1177 nel 2022 a 713 nel 2023 (-39,4%).

Nel 2023, il sesso iscritto nel registro dello stato civile è stato cambiato in 332 casi da “uomo” a “donna” e in 381 da “donna” a “uomo”. Tre quarti di questi cambiamenti hanno riguardato persone dai 15 ai 29 anni.

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