Morto il fotografo e cameraman Rob Gnant
(Keystone-ATS) È scomparso uno dei più grandi fotoreporter svizzeri del dopoguerra: Rob Gnant è deceduto il 4 agosto a Zurigo, quattro giorni prima del suo 87° compleanno.
Il fotografo, cameraman e regista ha trascorso i suoi ultimi anni in una casa di riposo nella città sulla Limmat, hanno precisato la famiglia e Filmkollektiv Zürich nell’annuncio funebre pubblicato oggi sul Tages-Anzeiger.
Quello che gli esperti avevano soprannominato il “Van Gogh della fotografia” lascia in eredità più di 200’000 negativi. Le immagini, spesso in bianco e nero, descrivono i diversi mondi professionali, gli emarginati, ma anche la vita in campagna.
Il suo lavoro, assieme a quello del vodese Yvan Dalain, documentano “gli stati contraddittori della società degli anni Cinquanta: l’apertura al mondo e l’attaccamento alle tradizioni, l’ebbrezza del progresso e la morale arretrata, la dolce vita e la miseria degli operai”, secondo il centro d’arte PasquArt di Bienne, che nel 2004 ha organizzato un’esposizione dedicata al fotoreportage svizzero.