René Burri si era fatto conoscere a livello internazionale grazie ai ritratti di personaggi famosi, come Che Guevara, Fidel Castro, Picasso, Giacometti o Le Corbusier. Ma amava ritrarre anche gente comune e fotografare scorci di vita quotidiana nelle regioni più lontane del mondo.
Il fotografo svizzero è deceduto lunedì nella sua casa di Zurigo all’età di 81 anni. Nato nel 1933, Burri frequenta una scuola d’arte nella città sulla Limmat e tenta dapprima di cimentarsi nel mondo del cinema, senza però grande successo. Si concentra quindi sulla fotografia, dove riesce ben presto a far notare le sue qualità.
Nel 1955 il suo amico Werner Bischof, altro grande fotografo svizzero, lo mette in contatto con la l’agenzia Magnum Photos, alla quale Burri presenta un reportage sulla realtà dei bambini sordomuti. Le serie di fotografie viene pubblicata dalla prestigiosa rivista Life, nonché su altre importanti riviste europee.
Burri entra così a far parte della scuderia di Magnum Photos e inizia un’intensa attività di fotografo, realizzando numerosi reportage in giro per il mondo, commissionati dall’agenzia fotografica. Tra questi, spiccano in particolare lavori e ritratti di Picasso, Giacometti e Le Corbusier. Nel 1963 si reca a Cuba, dove realizza alcuni de più famosi ritratti di Fidel Castro e di Che Guevara.
Nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta lavora in Egitto, Israele, Vietnam e Beirut. Nel 1982 diventa presidente della Magnum Photos. Nel 1991 viene nominato Cavaliere dell’Ordine delle arti e delle lettere dallo Stato francese e nel 2004 gli vengono consacrate grandi retrospettive a Parigi, New York e Losanna. (Foto: René Burri/Magnum Photos)
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