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Apple recluta personale da Google per costruire un team di intelligenza artificiale 

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Secondo il Financial Times, negli ultimi anni Apple ha intrapreso una serie di assunzioni per espandere il suo team globale di IA e Machine Learning. Keystone/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved

Apple ha sottratto a Google decine di esperti ed esperte di intelligenza artificiale (IA) e ha creato un laboratorio europeo segreto a Zurigo. Il gigante tecnologico di Cupertino ambisce a costruire un team per fare concorrenza alle aziende rivali nello sviluppo di nuovi modelli e prodotti di IA. 

Secondo un’analisi del Financial Times (FT) su centinaia di profili LinkedIn, annunci di lavoro pubblici e documenti di ricerca, negli ultimi anni l’azienda da 2,7 bilioni di dollari con sede a Cupertino, in California, ha intrapreso una serie di assunzioni per espandere il suo team globale di IA e Machine Learning (ML, apprendimento automatico). 

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L’azienda produttrice di iPhone ha puntato in particolare sul personale di Google, sottraendo almeno 36 specialisti e specialiste dal suo rivale da quando, nel 2018, ha arruolato John Giannandrea, ex responsabile del team di intelligenza artificiale e ricerca di Google, come suo massimo dirigente nel campo dell’IA. 

Anche se la maggior parte della squadra di IA di Apple lavora negli uffici in California e a Seattle, il gigante tecnologico ha anche ampliato un suo avamposto importante a Zurigo. 

Il professor Luc Van Gool del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) ha dichiarato che l’acquisizione da parte di Apple di due start-up locali nel campo dell’IA – il gruppo di realtà virtuale FaceShift e l’azienda di riconoscimento delle immagini Fashwell – ha portato il gigante di Cupertino a costruire un laboratorio di ricerca, noto come “Vision Lab”, in città. 

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I e le dipendenti di Zurigo sono stati coinvolti nella ricerca di Apple sulla tecnologia di base che alimenta prodotti come il chatbot ChatGPT di OpenAI. Il loro lavoro si è concentrato su modelli di intelligenza artificiale sempre più avanzati che incorporano input testuali e visivi per produrre risposte alle domande. 

L’azienda ha pubblicizzato posti di lavoro nell’ambito dell’IA generativa in due sedi a Zurigo, una delle quali mantiene un profilo particolarmente basso. Una persona che vive nell’appartamento adiacente ha dichiarato al FT di non essere nemmeno a conoscenza dell’esistenza dell’ufficio. Apple non ha risposto alle richieste di commento. 

Apple mantiene il riserbo 

Apple ha mantenuto il massimo riserbo sui suoi piani in materia di IA, anche se le altre aziende Big Tech rivali, come Microsoft, Google e Amazon, hanno annunciato investimenti multimiliardari in questa tecnologia all’avanguardia. 

Le azioni di Apple sono crollate dall’inizio dell’anno, aumentando la pressione sul gigante tecnologico affinché annunci funzioni IA rivoluzionarie che potrebbero incrementare le vendite dei suoi dispositivi. 

Le persone addette ai lavori suggeriscono che Apple sia concentrata sull’implementazione dell’IA generativa sui suoi dispositivi mobili, un’innovazione che consentirebbe ai chatbot e alle app di IA di girare sull’hardware e sul software del telefono stesso, anziché essere alimentati da servizi cloud nei centri dati. 

L’amministratore delegato Tim Cook ha dichiarato agli analisti e alle analiste che Apple “sta conducendo ricerche su un’ampia gamma di tecnologie IA” e che sta investendo e innovando “in modo responsabile” sulla nuova tecnologia. 

Il potenziale delle reti neurali 

Il gruppo ha sviluppato prodotti di intelligenza artificiale per oltre un decennio, come il suo assistente vocale Siri. L’azienda è da tempo consapevole del potenziale delle “reti neurali”, una forma di IA che si ispira al modo in cui i neuroni interagiscono nel cervello umano. Si tratta di una tecnologia alla base di prodotti rivoluzionari come ChatGPT. 

Chuck Wooters, un esperto di IA conversazionale e di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) che è entrato in Apple nel dicembre 2013 e ha lavorato su Siri per quasi due anni, ha dichiarato: “Nel periodo in cui ero lì, una delle spinte che stava avvenendo nel gruppo Siri era quella di passare a un’architettura neurale per il riconoscimento vocale. Già allora, prima che i modelli linguistici di grandi dimensioni prendessero piede, erano grandi sostenitori delle reti neurali”. 

Questo interesse sembra aver spinto Apple ad assumere ricercatrici e ricercatori con ruoli chiave nello sviluppo delle reti neurali che alimentano i modelli di intelligenza artificiale. 

Nel 2016 Apple ha acquisito Perceptual Machines, un’azienda fondata da Ruslan Salakhutdinov e da due suoi studenti della Carnegie Mellon University, che lavorava sul rilevamento delle immagini create dall’IA generativa. 

“In quel periodo stavano dando la caccia a diverse ricercatrici e ricercatori per cercare di costruire l’infrastruttura per l’addestramento di questi modelli”, ha dichiarato Salakhutdinov al FT. 

Salakhutdinov è una figura chiave nella storia delle reti neurali e ha studiato all’Università di Toronto sotto la guida del “padrino” di questa tecnologia, Geoffrey Hinton, che ha lasciato Google l’anno scorso per via dei timori sui pericoli dell’IA generativa. Salakhutdinov ha lavorato come direttore della ricerca sull’intelligenza artificiale presso Apple fino al 2020, quando è tornato nell’accademia alla Carnegie Mellon. 

Un team di ex collaboratori chiave di Google 

Il team di punta di Apple per l’IA è ora composto da ex figure chiave di Google, tra cui Giannandrea, che in precedenza supervisionava Google Brain, il laboratorio di IA dell’azienda californiana che nel frattempo è stato fuso con DeepMind. 

Samy Bengio, direttore senior della ricerca IA e ML, è stato in passato uno dei migliori scienziati IA di Google. Ruoming Pang, a capo del team “Foundation Models” di Apple che si occupa di modelli linguistici di grandi dimensioni, in passato ha guidato la ricerca sul riconoscimento vocale dell’IA di Google. 

L’azienda ha assunto anche Ian Goodfellow, un altro pioniere dell’apprendimento profondo (deep learning), che però è tornato a Google nel 2022, per protesta contro la politica di Apple sulla ripresa del lavoro (dopo un incidente o una malattia, ndt). 

Sei ex dipendenti di Google assunti negli ultimi due anni sono stati citati tra gli autori di un importante documento di ricerca pubblicato a marzo, in cui Apple ha rivelato di aver sviluppato una famiglia di modelli di IA noti come “MM1” che utilizzano input testuali e visivi per generare risposte. 

Start-up di IA 

Negli ultimi dieci anni Apple ha acquistato circa due dozzine di start-up che si occupano di intelligenza artificiale per il riconoscimento di immagini e video, l’elaborazione dei dati, la ricerca e la selezione di contenuti musicali. 

Tra queste, i fondatori di Musicmetric, Emotient, Silk Labs, PullString, CamerAI, Fashwell, Spectral Edge, Inductiv Inc, Vilynx, AI Music e WaveOne lavorano ancora in Apple, secondo i loro profili LinkedIn. 

Salakhutdinov ha dichiarato che Apple si è concentrata sull’obiettivo di fare “il più possibile sul dispositivo”, il che comporterà la necessità di chip più potenti con la cosiddetta memoria dinamica ad accesso casuale (Dram) in grado di gestire la grande quantità di dati necessari per alimentare i modelli di intelligenza artificiale. 

“La prossima grande novità saranno gli ‘smartphone IA’, che richiederanno molta più Dram”, ha spiegato Sumit Sadana, vicepresidente esecutivo e chief business officer di Micron Technology, uno dei fornitori di chip di Apple. 

“Il chip di memoria medio di uno smartphone oggi ha circa otto gigabyte di memoria – ha aggiunto Sadana –, ma per l’esecuzione di LLM il minimo necessario è 12gb”. 

Salakhutdinov ha affermato che un’altra ragione che spiega la lentezza con cui Apple ha avviato la commercializzazione dell’IA è la tendenza dei modelli linguistici a fornire risposte errate o problematiche. “Credo che siano un po’ più cauti perché non possono distribuire qualcosa che non possono controllare completamente”, ha aggiunto. 

Il passaggio di Apple alle funzioni di intelligenza artificiale generativa potrebbe essere intravisto per la prima volta a giugno alla Worldwide Developers Conference (WWDC, una conferenza tenuta annualmente dall’azienda, ndt). 

Erik Woodring, analista di Morgan Stanley, ha affermato che il prossimo iPhone “potrebbe diventare un assistente personale intelligente ad attivazione vocale, guidato da un Siri aggiornato che potrebbe ad esempio interagire con tutte le app del telefono attraverso il controllo vocale”. 

“Quello che cercheremo di presentare alla WWDC sono le anteprime di una o due funzioni di intelligenza artificiale che possono diventare dei veri e propri cambiamenti per il consumatore medio”, ha aggiunto. 

Copyright The Financial Times Limited 2024 

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Traduzione dall’inglese: Sara Ibrahim 

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