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Nestlé perde colpi in borsa? Interessa tutti, causa casse pensioni

Keystone-SDA

La debolezza del corso dell'azione Nestlé in borsa mette in difficoltà numerosi investitori, comprese le casse pensioni. Non sono quindi pochi coloro che sperano in un rilancio dell'azienda, grazie anche al nuovo presidente della direzione Laurent Freixe.

(Keystone-ATS) In carica da inizio settembre, il 62enne ha ricevuto il delicato compito di rilanciare le vendite della multinazionale alimentare vodese, diminuite dell’1,5% nel 2023 e del 2,4% nei primi nove mesi del 2024, sulla scia dell’inflazione che ha spinto i consumatori di molti paesi a tagliare le spese.

In novembre l’azienda ha presentato un piano che prevede nuove misure di riduzione dei costi, un aumento della spesa pubblicitaria sui prodotti più venduti e una riorganizzazione del settore delle acque minerali, scosso dalle note vicende in Francia legate all’uso di sistemi di sistemi di filtraggio vietati.

Ma questi annunci non sono bastati a fermare il crollo del titolo, che ha perso quasi un quarto del suo valore nel 2024. Nella giornata odierna l’azione Nestlé è scambiata a circa 78 franchi: dall’inizio dell’anno ha recuperato il 4%, ma sull’arco di dodici mesi la performance è ancora ampiamente negativa, pari al -19%. Se poi si fa il confronto con il massimo di sempre raggiunto il 4 gennaio 2022, pari a 129,50 franchi, la contrazione è del 40%.

Questa evoluzione non è certo passata inosservata in Svizzera, anche ben oltre la stretta cerchia degli operatori della finanza. Il quotidiano Neue Zürche Zeitung ha avvertito che molti cittadini ne sono colpiti, data l’importanza di Nestlé negli investimenti delle casse pensioni. Per il Tages-Anzeiger il titolo ha addirittura smesso di essere una “Grossmutter-Aktie” (azione della nonna), un investimento sicuro in cui anche le signore anziane mettono i loro risparmi. Secondo il giornale gli azionisti potrebbero chiamare in causa l’operato del consiglio di amministrazione.

“Nestlé è detenuta da un gran numero di fondi pensione e privati nella Confederazione”, il che sta causando “molte reazioni”, ha spiegato all’agenzia Afp Jean-Philippe Berstchy, analista di Vontobel. In un recente rapporto sull’azione l’esperto sottolinea che “il sentimento verso il titolo è stato raramente peggiore”, ma attribuisce al gruppo la capacità di riprendersi.

A suo avviso, diversi fattori hanno contribuito al calo del corso, tra cui i numerosi cambiamenti nel team di gestione, la revisione al ribasso delle previsioni di crescita delle vendite per due volte nell’ultimo anno e il flusso di notizie negative, tra cui gli scandali in Francia riguardanti le pizze Buitoni e i trattamenti vietati applicati all’acqua minerale.

Secondo lo specialista però data l’ampiezza del suo portafoglio prodotti Nestlé “conserva molte opportunità per ripristinare la crescita”. In novembre il nuovo Ceo aveva dichiarato di volersi concentrare sui prodotti Nestlé con maggiore potenziale, tra cui i 31 marchi con vendite annuali superiori al miliardo, come come Nespresso, KitKat e Purina One.

Le misure annunciate da Freixe richiederanno comunque tempo per avere effetto. Gli operatori non si aspettano quindi che dalla presentazione dei conti, in programma giovedì, scaturiscano immediati passi in avanti. Secondo Andreas von Arx, analista di Baader Helvea, l’attenzione degli investitori si concentrerà perciò soprattutto sulle previsioni, dato che il presidente della direzione era rimasto vago sulle sue aspettative per le vendite nel 2025: in novembre Freixe aveva infatti parlato di una crescita dei ricavi (esclusi gli effetti valutari e le acquisizioni o cessioni) di circa il 2% nel 2024, seguita da un “miglioramento” nel 2025, senza però fornire cifre al riguardo.

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