Nuovo abbigliamento testato dall’esercito

(Keystone-ATS) L’esercito svizzero ha iniziato a testare dalla fine di luglio un nuovo abbigliamento e un equipaggiamento più tecnologico. L’acquisto iniziale prevede un limite di spesa di 250 milioni di franchi e sarà finanziato con il prossimo programma d’armamento.
Le prove dureranno fino a febbraio 2018, indica una nota dell’Ufficio federale dell’armamento (armasuisse). Prossimamente dovranno infatti essere sostituiti l’attuale vestiario da combattimento e il giubbotto di protezione.
Circa 350 militari, appartenenti complessivamente a tredici formazioni d’addestramento o centri di competenza, testeranno l’utilità e il valore aggiunto di questo nuovo sistema modulare di abbigliamento ed equipaggiamento per gli impieghi militari (SMAE).
Lo SMAE è inizialmente testato solo nella versione base, in cui sono inclusi indumenti come la tuta mimetica, giacca a vento e biancheria intima. Successivamente potrà essere adeguato o completato con i pacchettaggi (ad esempio zaino e giberna), il vestiario di protezione balistica (come il giubbotto antiproiettile) e una sacca idrica con tubi flessibili e adattatori per bottiglie PET.
Questo equipaggiamento permette di montare e indossare diverse tasche a seconda della funzione e dell’impiego. Inizialmente i componenti saranno testati in verde oliva e in seguito sarà applicato il colore mimetico, indica la nota.
Dopo l’acquisto iniziale, lo SMAE sarà acquisito tramite concorsi pubblici, in modo da poter introdurre il nuovo sistema a partire dal 2022, si legge sul sito di armasuisse.