Nuovo tonfo per le borse, effetto dazi anche su Bitcoin

Come da previsioni la settimana si apre con un nuovo tonfo sui mercati mondiali dall'annuncio dei dazi di Donald Trump di mercoledì scorso e dalla conseguente risposta della Cina.
(Keystone-ATS) La tempesta è partita da oriente, con Shanghai in calo di quasi il 4,5% in apertura e di oltre il 7,3% in chiusura, Hong Kong in ribasso del 12% e Tokyo di oltre il 7,8% in chiusura, mentre Shenzhen ha lasciato sul campo oltre il 10% e Seul (-6%) ha registrato la peggiore seduta dall’agosto del 2024.
Il contraccolpo è arrivato subito in Europa: Londra e Parigi perdono ora il 6,5% Francoforte il 6,0, Zurigo il 5,7%, con i future Usa in forte ribasso (Dow Jones -3,2%, Nasdaq -4,0% a fronte di variazioni inferiori all’1% nella norma).
Le vendite hanno poi riguardato anche il greggio , con il petrolio Usa sotto i 60 dollari al barile (Wti – 3,57% a 59,78 dollari) e il Brent in calo del 3,42% a 63,34 dollari al barile. Positivo l’oro (+0,34% a 3044,45 dollari l’oncia), bene di rifugio insieme al Bund tedesco, il cui rendimento in calo di 10 punti base al 2,47%. Débacle anche per il Bitcoin (-8,76% a 76’220,78 dollari), che si è mangiato in poche ore tutto il guadagno accumulato con i precedenti annunci del presidente Usa Donald Trump.
In questo quadro si rafforza l’euro sul dollaro a quasi 1,1 dollari, mentre la sterlina scende a quasi 1,29 dollari. Da parte sua il franco si è rafforzato sia sul dollaro (+1,0% a 0,85 franchi) che sull’euro (+0,8% a 0,94 franchi).
Da Bill Ackman a Stanley Druckenmiller, gli investitori accusano Trump del disastro sui dazi, che potrebbe rallentare l’economia soffiando sul fuoco dell’inflazione. La speranza ora è che intervenga il governatore della Federal Reserve Jerome Powell abbassando i tassi, ma quest’ultimo ha già detto di non avere fretta.