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Oro: Valcambi lascia associazione di settore

La raffineria momò è stata di recente attaccata dalla stampa. KEYSTONE/DPA/ARMIN WEIGEL sda-ats

(Keystone-ATS) Valcambi lascia con effetto immediato l’Associazione svizzera dei fabbricanti e commercianti di metalli preziosi (ASFCMP).

La raffineria d’oro momò, la più grande al mondo, ha presentato ieri le proprie dimissioni a causa di “differenze inconciliabili”, comunica oggi l’organizzazione di settore.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Al termine dei colloqui fra le parti, è stato stabilito come un proseguimento della collaborazione fosse impensabile, si legge in una nota. L’ASFCMP ha preso atto della decisione dell’azienda di Balerna.

Recentemente, l’industria è stata ripetutamente attaccata da organizzazioni non governative. Esse criticano la mancanza di trasparenza nelle relazioni commerciali e chiedono leggi più severe sul controllo dei metalli preziosi.

Nel caso specifico, lo scorso settembre la stampa aveva svelato che, contrariamente ai proprio impegni pubblici, Valcambi ha continuato dal 2019 a importare l’oro della Kaloti, società di Dubai. Quest’ultima è al centro di scandali legati al riciclaggio di denaro e al commercio di oro proveniente da zone di guerra.

L’ASFCMP è stata fondata nel 1978 e ora riunisce 14 imprese attive nella lavorazione e nel commercio di metalli preziosi. In un codice di condotta firmato congiuntamente, vengono regolamentati gli standard da rispettare, soprattutto per quanto riguarda l’etica. Si parla ad esempio di “rigoroso rispetto e sviluppo delle normative”, di “uso responsabile delle risorse” e di “sforzi in nome della trasparenza”.

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