Ovazione per Vance a convention Gop
(Keystone-ATS) Lunga ovazione alla convention repubblicana di Milwaukee per il debutto del 39/enne senatore DJ Vance come vice di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca.
L’arena è andata in delirio per la nuova stella nascente del partito, presentato poco prima dalla moglie Usha Chilukuri, che ha baciato e abbracciato sul palco prima di prendere la parola.
“Questa è una notte di speranza, di quello che l’America era e di quello che saremo presto”, ha detto Vance. “Accetto la nomination”, ha poi aggiunto, invitando l’America a “scegliere una nuova strada”.
Il Paese, ha detto, ha bisogno di leader “che mettano l’America al primo posto”. Ha bisogno di un leader che “risponda ai lavoratori, sindacalizzati e non” e che lotti per riportare in Usa le fabbriche. “Trump è la persona che realizzerà queste cose”, ha garantito, invitando all’unità per rieleggerlo.
“Basta prenderci cura di Wall Street, è finita, ci impegniamo per i lavoratori”, ha sottolineato Vance, accusando Joe Biden di aver reso l’America “più debole e più povera. “L’importazione di manodopera straniera è finita. Lotteremo per i cittadini americani, per il loro lavoro e per i loro salari”.
È parte della nostra tradizione accogliere i nuovi arrivati. Ma quando permettiamo l’arrivo di nuovi arrivati, lo permettiamo alle nostre condizioni. In questo modo preserviamo la continuità di questo progetto di 250 anni fa”, ha sottolineato Vance, affrontando il tema dell’immigrazione.
Vance ha quindi ricordato la moglie Usha: “sono sposato con una figlia di immigrati dell’Asia meridionale in questo Paese, persone incredibili, persone che hanno davvero arricchito il Paese in tanti modi”.
“Alla gente di Middletown, Ohio, e a tutte le comunità dimenticate del Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Ohio e di ogni angolo della nostra nazione… non dimenticherò mai da dove vengo”: il senatore Vance, ha chiuso così il suo intervento, rivolgendosi a quegli stati cruciali del Midwest e della Rust Belt che ritiene di rappresentare e che spera di portare in dote al tycoon.