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Pace in Ucraina: invitate oltre 160 delegazioni al Bürgenstock

(Keystone-ATS) La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni alla Conferenza per la pace in Ucraina che si terrà sul Bürgenstock (NW) dal 15 al 16 giugno. All’appuntamento sono attesi membri dei paesi del G7, G20, e dei BRICS, nonché dell’ONU e del OCSE, come anche il Vaticano.

Assente, perché non invitata, la Russia. Mosca ha finora sempre snobbato questo evento. Per il capo della diplomazia elvetica, Ignazio Cassis, è tuttavia chiaro che una soluzione al conflitto in corso non può prescindere dal coinvolgimento di Mosca.

Contemporaneamente all’annuncio sul suo portale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha scritto su “X” che il vertice “fungerà da piattaforma per discutere le modalità per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Tutti gli stati invitati al vertice hanno dimostrato il loro impegno nei confronti di questi principi”.

“Sono certo – sottolinea ancora – che ogni nazione amante della pace nel mondo sia interessata a partecipare al Vertice, perché il suo significato si estende ben oltre l’Ucraina”. Riguarda il ruolo globale di ogni nazione, nonché il rispetto genuino del diritto internazionale e la coesistenza pacifica in tutto il mondo”, spiega il presidente ucraino. “Queste regole comuni, sancite dalla Carta delle Nazioni Unite, proteggono tutte le nazioni dagli attacchi e dalla violenza”. “È quindi nostra responsabilità globale condivisa proteggerle attraverso azioni concrete piuttosto che solo parole. Questo è lo scopo del primo vertice della pace in Svizzera”.

Il vertice a livello di capi di Stato e di Governo, convocato su richiesta Ucraina rammenta il DFAE, si propone di sviluppare una visione comune verso una pace giusta e duratura in Ucraina. Ciò dovrebbe costituire la base per un processo di pace.

Il vertice si baserà sulle discussioni svoltesi negli ultimi mesi, in particolare sulla formula di pace ucraina e su altre proposte di pace basate sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale.

L’obiettivo principale dell’incontro è quello di ispirare un futuro processo di pace. A tale scopo, la conferenza mira a fornire una piattaforma di dialogo sui modi per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina, basata sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite e a promuovere una comprensione comune di un quadro normativo per raggiungere questo obiettivo. Alla fine di dovrà definire una roadmap per coinvolgere entrambe le parti in un futuro processo di pace. Secondo il DFAE, la partecipazione di un gran numero di Stati e i loro contributi alla discussione saranno decisivi per raggiungere questi obiettivi.

Frattanto, il 25 di marzo scorso, lo stesso Zelensky aveva dichiarato che la Russia si stava preparando a fermare il vertice globale sulla pace.

“Abbiamo precise informazioni di intelligence, dati specifici secondo cui la Russia non solo vuole interrompere il vertice di pace ma ha anche un piano specifico su come farlo, come ridurre il numero dei paesi partecipanti, come agire per garantire che non ci sia pace ancora più a lungo”, aveva dichiarato Zelensky durante un incontro con i capi delle missioni estere e delle organizzazioni internazionali accreditate in Ucraina e quelli delle istituzioni diplomatiche ucraine all’estero

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