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Per Yo-Yo Ma, la musica e la vita sono una ricerca di equilibrio

Keystone-SDA

Il violoncellista internazionalmente noto Yo-Yo Ma si esibirà ai Sommets Musicaux di Gstaad (BE). La settimana prossima darà anche tre concerti in Svizzera romanda. Parla con Keystone-ATS del modo in cui la musica è parte integrante del suo pensiero.

(Keystone-ATS) Yo-Yo Ma suonerà il concerto per violoncello di Schumann assieme all’Orchestra da Camera di Losanna (OCL), diretta da Renaud Capuçon. La seconda parte della serata sarà dedicata alla Sinfonia n. 3 di Beethoven, la cosiddetta “Eroica”.

Razionalità e mondo dei sogni

“Spesso si dice che il Romanticismo sia stata una reazione all’Illuminismo”, dice Yo-Yo Ma. Alla razionalità dell’Illuminismo, spesso percepita come fredda, i romantici hanno opposto l’inconscio e il sogno.

Ma per Yo-Yo Ma, questa apparente opposizione non è tutto: in fin dei conti, si tratta sempre di equilibrio. Se l’asimmetria regna da qualche parte, aspiriamo a ritrovare l’equilibrio.

È ciò che scaturisce secondo lui anche dal concerto di Schumann. L’opera inizia con una profonda malinconia e termina in maggiore, con una ritrovata razionalità. L’equilibrio tra il mondo del subconscio e quello del conscio è ristabilito, stima l’artista.

Per lui, questo concerto illustra il fatto che “la musica è come una lente attraverso la quale possiamo osservare e finalmente comprendere chi siamo”.

Creativo e distruttivo

Yo Yo Ma è nato nel 1955 a Parigi da genitori cinesi. “Era solo dieci anni dopo la fine della seconda guerra mondiale”, dice. Gli orrori della guerra erano ancora molto presenti. “Dalla mia infanzia ad oggi, cerco di capire come la gente possa essere al contempo incredibilmente creativa e terribilmente distruttiva – un’asimmetria fondamentale”. Anche a questo dilemma dell’esistenza umana risponde con la ricerca dell’equilibrio. “È il miracolo della nostra esistenza a spingerci avanti”, dice.

Sul suo sito Internet, Yo-Yo Ma si presenta come un portavoce “per un futuro segnato da umanità, fiducia e comprensione”.

È messaggero di pace delle Nazioni Unite e il primo artista nominato nel consiglio di amministrazione del Forum economico mondiale (WEF). È anche membro del consiglio di amministrazione di Nia Tero – un’organizzazione senza scopo di lucro basata negli USA che lavora in modo solidale con popoli e movimenti indigeni di tutto il mondo – nonché fondatore del collettivo musicale mondiale Silkroad.

Il suo repertorio è estremamente vasto, spazia “dalle interpretazioni emblematiche del canone classico occidentale alle registrazioni che sfidano tutte le categorie”, come “Hush” con Bobby McFerrin. Di recente ha accompagnato l’attrice francese Marion Cotillard che ha recitato il poema “Le Pont” (Les Lamentations) di Victor Hugo nel corso del concerto per la riapertura di Notre-Dame a Parigi.

Yo-Yo Ma ha pubblicato più di 120 album e ha vinto 19 Grammy.

Visione idealizzata della Svizzera

Il violoncellista afferma di avere “un’amicizia professionale” da dieci anni con Renaud Capuçon, direttore artistico dell’OCL nonché dei Sommets Musicaux di Gstaad. I due hanno già collaborato a più riprese, ma questa è la prima volta che Yo-Yo Ma suonerà con l’orchestra losannese.

L’artista si rallegra di incontrare il pubblico elvetico: “Mi piacciono la democrazia diretta e il plurilinguismo della Svizzera”, dice. Vi vede una versione più piccola di quello che è il mondo nel suo insieme, pur essendo cosciente che si tratta di una visione idealizzata della Svizzera, ma “è almeno un’aspirazione” verso un ideale.

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