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Perequazione finanziaria, ok senza modifiche dalla commissione

Il presidente DELLA Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) Hannes Germann (UDC/SH), durante la conferenza stampa odierna a Berna. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) I Cantoni a forte potenziale di risorse dovrebbero in futuro versare meno soldi per sostenere quelli meno ricchi.

È quanto prevede la riforma della perequazione finanziaria approvata oggi dalla Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) per 10 voti a 0 e due astensioni.

Il progetto del Consiglio federale non ha subito in commissione alcuna modifica, ha indicato oggi davanti ai media il suo presidente, Hannes Germann (UDC/SH).

La proposta del Governo si basa su un compromesso elaborato dalla Conferenza dei direttori dei governi cantonali. Contrari al progetto erano il Giura e il Vallese, mentre Berna e Friburgo si erano astenuti.

Le modifiche comporteranno per la Confederazione minori uscite stimate in 280 milioni di franchi all’anno. Le risorse andranno a beneficio dei cantoni. Una metà (640 milioni per il periodo 2021-2025) sarà impiegata per aumentare la dotazione destinata alla perequazione dell’aggravio socio demografico.

L’altra metà servirà per finanziare una misura temporanea – fino al 2025 – volta ad attenuare le ripercussioni dell’adeguamento del sistema sui Cantoni finanziariamente deboli.

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