Ancora un gesto del Nazionale in favore dell’AVS
Oltre ai due terzi degli interessi sulle vendite di oro, il Consiglio nazionale vuole attribuire all'AVS anche la metà degli utili della Banca nazionale.
L’UDC e la sinistra si sono alleate per opporre un controprogetto in questo senso all’iniziativa popolare «Utili della Banca nazionale all’AVS».
Secondo il diritto vigente, gli utili della Banca nazionale svizzera (BNS), che attualmente ammontano a circa 2,5 miliardi di franchi annui, sono suddivisi nella misura di 1/3 alla Confederazione e di 2/3 ai cantoni. L’iniziativa popolare, lanciata dalla sinistra, chiede che l’intero utile sia assegnato all’AVS, ad eccezione di un miliardo di franchi riservato ai cantoni.
Il controprogetto prevede invece l’attribuzione in parti uguali all’AVS e ai cantoni. Questa suddivisione avverrebbe per mezzo di un fondo di livellamento, indipendente e costituito dal Consiglio federale, per garantire ai beneficiari somme costanti. Parlando a nome della commissione, il democratico di centro zurighese Hans Kaufmann aveva indicato che l’iniziativa potrebbe essere ritirata in favore del controprogetto.
Opposizione del Consiglio federale
PPD e PLR hanno fatto quadrato con il Consiglio federale nella difesa dello status quo.
Il controprogetto, come pure l’iniziativa, minacciano l’indipendenza della BNS che dovrebbe adattare la sua politica per rispondere ai problemi dell’AVS, ha criticato il ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz. Egli ha messo in guardia contro le ripercussioni «fatali» sulle casse pubbliche ed un’alzata di scudi dei cantoni.
Con il controprogetto la Confederazione perderà 833 milioni di franchi e i cantoni 417. I mezzi finanziari attribuiti all’AVS mancheranno altrove e si dovrà procedere a tagli nel bilancio o ad aumenti d’imposta, ha ammonito Merz.
Ma è stato tutto inutile: UDC e sinistra hanno fatto fronte comune nel sostenere il controprogetto, accolto con 95 voti contro 69. Quest’alleanza «contro natura» si era già manifestata nel dibattito d’entrata in materia e, in precedenza, si era imposta durante l’esame sulla ripartizione dei redditi dell’oro in esubero della BNS.
Oro della Banca nazionale
La somma di una ventina di miliardi di franchi, ricavati dalla vendita di 1300 tonnellate d’oro delle riserve in esubero della BNS, dovrebbe essere conservata per 30 anni, attraverso un fondo indipendente, fissato dal governo. Saranno suddivisi soltanto gli interessi maturati, ossia circa 500 milioni di franchi all’anno.
Tuttavia, mentre il governo voleva distribuire questa manna nella misura di 1/3 alla Confederazione e di 2/3 ai cantoni, il Consiglio nazionale ha scelto un altro modello, favorevole all’AVS. UDC e sinistra sono infatti riuscite a imporre una chiave di ripartizione che attribuisce 2/3 dei 500 milioni al I pilastro e il resto ai cantoni.
Perdite per Confederazione e cantoni
Complessivamente, le due soluzioni scelte dalla Camera del popolo (interessi sull’oro in esubero e utili) dovrebbero permettere di attribuire all’AVS 1,583 miliardi di franchi all’anno fino al 2013 e dal 2014 solo 833 milioni, in quanto si prevede che gli utili dell’istituto di emissione saranno inferiori.
Rispetto ai modelli difesi dal Consiglio federale, la Confederazione e i cantoni perderebbero, rispettivamente, 1 miliardo (500 milioni dal 2014) e 583 milioni (333).
Per quanto riguarda la sola ripartizione degli utili, gli esponenti di UDC e PS avevano ricordato a PPD e PLR che le perdite previste per la Confederazione (833 milioni) e per i cantoni (417) sono meno elevate rispetto a quelle del «pacchetto» di sgravi fiscali, respinto il 16 maggio scorso.
La sinistra aveva inoltre sottolineato che, respingendo l’11.ma revisione dell’AVS e l’aumento dell’IVA per il finanziamento del I pilastro, il popolo ha dato una chiara indicazione: «occorre prendere il denaro laddove è disponibile».
La parola agli Stati
I dossier va ora al Consiglio degli Stati, dove le soluzioni approvate dal Consiglio nazionale potrebbero essere ribaltate, visto che alla Camera dei cantoni PS e UDC riuniscono solo 17 dei 46 seggi.
Ed è ovvio che i rappresentanti cantonali difenderanno la loro parte.
swissinfo e agenzie
Gli utili della BNS ammontano attualmente a 2,5 miliardi di franchi all’anno e sono suddivisi nella misura di 1/3 ai cantoni e di 2/3 alla Confederazione.
Secondo l’iniziativa popolare della sinistra, l’intero ammontare andrebbe all’AVS e soltanto 1 miliardo ai cantoni.
Ora, secondo la proposta adottata dal Consiglio nazionale, metà degli utili andrebbe alla’AVS e metà ai cantoni.
La proposta dovrà ancora passare all’esame del COnsiglio degli stati, che secondo gli osservatori rischia di bocciarla.
In precedenza, il Consiglio nazionale aveva già deciso di attribuire all’AVS 2/3 e ai cantoni 1/3 degli interessi maturati sui ricavi della vendita dell’oro in eccedenza della Banca nazionale.
Il governo intendeva invece distribuire tali interessi in modo esattamente opposto: 1 solo terzo all’AVS e 273 ai cantoni.
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