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Berlusconi trionfa, grande balzo in avanti della Lega

Berlusconi potrà governare con una solida maggioranza Keystone

La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni legislative italiane, conquistando con un ampio margine sia la Camera che il Senato.

Silvio Berlusconi tornerà a Palazzo Chigi per la terza volta. Il Popolo della Libertà e i suoi alleati – Lega Nord e Movimento per l’autonomia – hanno infatti ottenuto un’ampia maggioranza sia alla Camera dei deputati che al Senato.

Per la Camera, il centrodestra si è attestato al 46,6% dei voti. Una percentuale che significa 340 seggi.

Lo schieramento di centrosinistra guidato da Walter Veltroni, che ha ammesso la sconfitta, ha dal canto suo ottenuto il 37,7% dei suffragi, pari a 239 seggi.

Solida maggioranza

Il vantaggio è ancora più consistente per Palazzo Madama: il centrodestra ha raggiunto il 47,2% dei voti, contro il 38,1% del Partito democratico. Contrariamente a quanto successo a Romano Prodi, Berlusconi potrà godere di una solida maggioranza: 168 senatori contro i 130 di Partito democratico e Italia dei valori.

A livello di singoli partiti, il Popolo della Libertà è al 37% circa (38% al Senato e 36,6% alla Camera), mentre il Partito democratico supera di poco il 33% (33,8%, 33,4%).

La parziale sorpresa è giunta dalla Lega Nord: il partito di Umberto Bossi ha infatti conquistato oltre l’8% dei voti (8,2%, 8,9%). Rispetto alle ultime legislative del 2006, la Lega è quasi riuscita a raddoppiare i consensi.

Sinistra radicale sconfitta

La sorpresa più clamorosa è però un’altra: per la prima volta dalla nascita della Repubblica non siederà neppure un parlamentare di dichiarata fede comunista. La sinistra radicale non è infatti riuscita a superare lo scoglio del 4% per accedere alla Camera (3,08%). Fausto Bertinotti ha già annunciato la sua uscita di scena.

Sonoramente sconfitto pure il Partito socialista, fermo a meno dell’1%.

L’Unione di Centro, che questa volta correva da sola, è da parte sua riuscita ad ottenere il quorum necessario per entrare in parlamento: il partito di Pier Ferdinando Casini si è attestato al 5,7% al Senato (3 seggi) e al 5,6% per la Camera (36 deputati).

Uno dei dati più salienti di queste elezioni è il drastico ridimensionamento dei partiti rappresentati in Parlamento: cinque al Senato e sei alla Camera. Nella passata legislatura erano più di dieci.

La partecipazione è stata dell’80,5% in calo di 3 punti percentuali rispetto al 2006.

Alitalia e rifiuti

“I mesi e gli anni a venire saranno difficili; preparerò un governo capace di guidare il paese per cinque anni”, ha promesso Berlusconi. Tra le prime priorità del nuovo esecutivo, Berlusconi ha menzionato la questione Alitalia e l’emergenza rifiuti a Napoli.

Umberto Bossi, euforico, ha dichiarato che la Lega è stata “dai lavoratori” e ha rilanciato sul federalismo, “che il nord vuole assolutamente”.

Walter Veltroni, dal canto suo, ha telefonato al rivale per dargli atto della vittoria e augurargli buon lavoro “come accade nelle democrazie occidentali”. Veltroni ha anche ribadito la volontà di fare insieme le riforme e ha sostenuto che la maggioranza di centrodestra “avrà difficoltà a stare insieme”.

Malgrado la sconfitta, l’ex sindaco di Roma può comunque abbozzare un sorriso: riunire il 34% dei voti con la pesante eredità di venti mesi di governo Prodi sulle spalle non era sicuramente facile. La scelta di rompere con la tradizione delle vaste coalizioni eteroclite di centro-sinistra si è quindi almeno in parte rivelata pagante.

swissinfo

Il parlamento italiano è composta da due camere: la Camera dei deputati (630 seggi) e il Senato (315 seggi). Tra questi vi sono anche i 12 deputati e i sei senatori della Circoscrizione estero.

Alla Camera dei deputati la ripartizione dei seggi si effettua su base nazionale con l’attribuzione del premio di maggioranza a livello nazionale. Lo sbarramento è del 4% per la singola lista.

Al Senato la ripartizione si effettua su base regionale con l’attribuzione del premio di maggioranza a livello regionale. Lo sbarramento è dell’8% per la singola lista.

I senatori e i deputati della circoscrizione estero sono attribuiti con il metodo maggioritario uninominale.

I primi ministri italiani dal 1994:

Maggio 1994 – dicembre 1994: Silvio Berlusconi
Giugno 1995 – maggio 1996: Lamberto Dini
Maggio 1996 – ottobre 1998: Romano Prodi

Ottobre 1998 – aprile 2000: Massimo D’Alema
Aprile 2000 – giugno 2001: Giuliano Amato
Giugno 2001 – maggio 2006: Silvio Berlusconi

Da maggio 2006: Romano Prodi

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