Busi, un’isola incontaminata e lontana dall’Europa
A picco sull'Adriatico.
Mario Topic / Anzenberger
D'estate l'isola richiama numerosi turisti provenienti dalle isole vicine.
Mario Topic / Anzenberger
Nella notte di San Silvestro sull'isola si festeggia l'arrivo del nuovo anno, ma anche il ritorno di alcuni emigranti che partirono nei decenni addietro. Busi riprende così vita all'ombra di un gigantesco falò e si lascia cullare dal ritmo della messa, celebrata nella chiesa benedettina, abbandonata per il resto dell'anno.
Mario Topic / Anzenberger
Durante l'inverno, la maggior parte dei sette isolani si trasferisce da parenti sulla terraferma oppure sulle isole vicine.
Mario Topic / Anzenberger
Di ritorno sull'isola per i festeggiamenti di Capodanno, quest'uomo ne approfitta per dare un'occhiata al suo vitigno.
Mario Topic / Anzenberger
In attesa del ritorno dell'estate.
Mario Topic / Anzenberger
Busi è ufficialmente il luogo più remoto e meno popolato della Croazia.
Mario Topic / Anzenberger
Barba Jere e sua moglie Ana sono le uniche persone a vivere tutto l'anno sull'isola di Busi. Grazie alla pesca e all'agricoltura sono quasi completamente autosufficienti.
Mario Topic / Anzenberger
Gran parte di queste antiche case di pietra è ormai allo stato d'abbandono.
Mario Topic / Anzenberger
Ana indaffarata a preparare il polpo per mezzogiorno.
Mario Topic / Anzenberger
Scende la notte sull'isola di Busi.
Mario Topic / Anzenberger
Aperitivo dopo la messa.
Mario Topic / Anzenberger
Sull'isola non c'è praticamente traffico. Le poche automobili rimaste, come questa vecchia Zastava (marca ex iugoslava) erano per lo più utilizzate per i lavori agricoli, prima di trasformarsi in relitti non registrati e un retaggio del passato.
Mario Topic / Anzenberger
Antica dimora di monaci, la piccolo isola di Busi, nell'Adriatico, ospita ancora la chiesa benedettina di San Silvestro risalente all'XI secolo. Nel periodo di massimo splendore, qui vivevano circa 400 persone. Oggi ne sono rimaste sette… e un'unica casella postale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo la Seconda guerra mondiale, l’isola è stata dichiarata zona militare e ne è stato vietato l’accesso agli stranieri. La maggior parte degli abitanti si trasferirono dunque in altre città della Croazia oppure emigrarono, in particolare negli Stati Uniti. Questi decenni di isolamento forzato hanno però avuto un impatto positivo sull’ecosistema dell’isola: Busi (in croato Bisevo) è infatti una delle aree più ricche di biodiversità della Croazia. L’isola dà tra l’altro rifugio al falco della Regina e ad altre specie protette di animali e vegetali.
(Tutte le immagini, Mario Topic / Anzenberger Agency)
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.