Precedente
Seguente
L'immagine che ha probabilmente destato l'attenzione più straordinaria: la montagna di otto milioni di monetine da cinque centesimi, che il comitato dell'iniziativa per introdurre un "reddito di base" per tutti in Svizzera ha rovesciato nel 2013 davanti al Palazzo federale a Berna. (Keystone/Peter Klaunzer)
Keystone
Rappresentazione teatrale degli avversari dell'iniziativa che chiedeva di versare gli utili della Banca nazionale svizzera nel Fondo per l'assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), bocciata nella votazione popolare del settembre 2006. (Keystone/Lukas Lehmann)
Keystone
Il colore rosso attira sempre l'attenzione. Jacques Bourgeois, direttore dell'Unione svizzera dei contadini, illustra l'iniziativa "Per la sicurezza alimentare", al momento in cui vengono depositate le firme, nel 2014, alla Cancelleria federale Berna. (Keystone/Lukas Lehmann)
Keystone
I guanti da pugilato rossi utilizzati nel 2015 nella campagna dei promotori dell'iniziativa "AVSplus", che chiedeva di aumentare del 10% tutte le rendite di vecchiaia, simbolizzano la loro determinazione battagliera. Tuttavia, nella votazione popolare saranno messi ko dagli oppositori. (Keystone/Peter Klaunzer)
Keystone
Elvezia e Guglielmo Tell, due figure mitiche della storia svizzera, sono utilizzate, nel 2014 a Berna, nella raccolta delle firme per l'iniziativa "moneta intera". Il testo chiede di vietare alle banche commerciali l'emissione di moneta scritturale (ossia quella esistente sui conti bancari): anche questa dovrebbe diventare di monopolio della Banca nazionale svizzera. (Keystone/Gian Ehrenzeller)
Keystone
Lancio della campagna e dell'omonima petizione "Nessuna collaboratrice domestica è illegale", nel 2013, di fronte al Palazzo federale a Berna. I promotori hanno chiesto di riconoscere il lavoro domestico svolto da molte lavoratrici senza permesso di soggiorno, migliorando le condizioni di lavoro e regolarizzando la loro situazione. (Keystone/Peter Klaunzer)
Keystone
Simbolicamente, con una scopa si spazza via dalla Svizzera ciò che non è gradito: un'azione della formazione di estrema destra PNOS (Partito nazionalista svizzero), nel 2004, a Langenthal contro la costruzione di un minareto. (Keystone/Peter Schneider)
Keystone
Flasmob contro l'energia nucleare, inscenata da attivisti di Greenpeace nel 2010 nel centro della città di Zurigo. (Keystone/Walter Bieri)
Keystone
Il capogruppo parlamentare dell'Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice), Adrian Amstutz, nel 2016 durante il dibattito alla Camera del popolo sulla legge di attuazione dell'iniziativa "Contro l'immigrazione di massa", paragona la cosiddetta "versione light" di freno all'immigrazione a una bottiglia di "coca light" nella quale non c'è "coca". (Reuters/Ruben Sprich)
Reuters
Imprenditore negli autotrasporti e deputato, Ulrich Giezendanner, nel 2000, esibisce un modellino di carta, durante un intervento parlamentare a favore della costruzione di un secondo tubo alla galleria autostradale del San Gottardo. (Keystone/Lukas Lehmann)
Keystone
Un'azione della Gioventù socialista svizzera (Giso), nel 2013, per publicizzare la sua iniziativa popolare "1:12 - per salari equi". Essa prevedeva che all'interno di una società la persona più pagata avrebbe potuto ricevere al massimo una retribuzione pari a dodici volte il salario della persona meno pagata. L'iniziativa non ha trovato scampo alle urne. (Keystone/Peter Schneider)
Keystone
La scenografia che accompagna il deposito dell'iniziativa popolare "Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali", nel 2016, È stata lanciata da Pro Velo, l'organizzazione ombrello per gli interessi dei ciclisti. (Keystone/Peter Schneider)
Keystone
Atterraggio preciso per l'iniziativa "Per una Svizzera senza nuovi aviogetti da combattimento", lanciata dal Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE): nel 1992 un paracadutista porta davanti al Palazzo federale di Berna, le firme raccolte nel cantone del Giura. (Keystone)
Keystone
Figura retorica, ma nella realtà raramente in azione: un rullo compressore in disuso dipinto con i colori dell'Unione europea a Kloten, il 10 febbraio 2014, all'indomani dell'accettazione popolare dell'iniziativa "contro l'immigrazione di massa". (Keystone/Steffen Schmidt)
Keystone
Attivisti del WWF si lanciano in una corsa con maschere antigas, nel 1992 a Zurigo, per protestare contro il mancato rispetto delle prescrizioni dell'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico da parte della Confederazione. (Keystone)
Keystone
6 maggio 2009: nell'ambito di una campagna mondiale di Amnesty International contro l'esecuzione della 22enne iraniana Delara Darabi, degli attivisti protestano anche a Berna con una marcia silenziosa (Keystone/Alessandro della Valle)
Keystone
"Il diavolo e i sette consiglieri federali": con questa animazione, i promotori dell'Iniziativa delle Alpi, nel 2006, protestano contro la sua mancata applicazione da parte del governo svizzero. Nel 1994 il popolo svizzero ha approvato il testo che esigeva il trasferimento del traffico di merci transalpino dalla strada alla ferrovia. (Keystone/Sigi Tischler)
Keystone
Due terzi di polpa di zucche, un terzo di contenitori di rifiuti: con questa azione, il WWF nel 2014 ha voluto sensibilizzare i consumatori svizzeri contro "gli sprechi alimentari". Circa un terzo del cibo prodotto nella Confederazione finisce infatti nella spazzatura. (Photopress/WWF/Timo Ullmann)
Photopress/WWF/Timo Ullmann
Sport e politica: prima della partita Svizzera-Germania orientale, per la qualificazione al Campionato europeo di calcio, il 14 maggio 1983 a Berna, degli attivisti hanno scritto "Giura libero", probabilmente con una sostanza chimica, sul campo dello stadio del Wankdorf. Nel 1978 il popolo svizzero aveva approvato la separazione del Giura dal cantone di Berna. Il Giura era quindi diventato cantone indipendente. (Keystone)
Keystone
Sulla vetta della collina La Berra, nel cantone di Friburgo, militanti del sindacato UNIA nel 2016 hanno formato un + gigante, nell'ambito della campagna per l'iniziativa popolare AVSplus. (Keystone/Manuel Lopez)
Keystone
Certi paesi hanno le battaglie elettorali. La Svizzera ha soprattutto le campagne per le votazioni. E a volte sono eclatanti. L'immagine della montagna di monetine da cinque centesimi versate sulla piazza davanti al Palazzo federale a Berna dai promotori dell'iniziativa "Per un reddito di base incondizionato" passerà alla storia svizzera. Ma anche la migliore campagna non garantisce una vittoria alle urne.
Questo contenuto è stato pubblicato al
08 aprile 2017 - 11:00
Christoph Balsiger, Redazione fotografica
Cos’è una moneta da cinque centesimi? L’inizio di un patrimonio. Cosa sono otto milioni di monetine color oro, nuove fiammanti, accumulate davanti alla sede del parlamento e del governo svizzeri e che formano una montagna? Probabilmente la miglior trovata in una campagna nella democrazia diretta svizzera in questi ultimi anni.
Tutti i passanti potevano tuffarsi in quel mucchio di 400mila franchi e riempirsi le tasche di monetine da cinque centesimi. Quelle monetine distribuite a tutti simboleggiavano il diritto per ognuno di ricevere un reddito di base incondizionato, che un comitato avrebbe voluto introdurre in Svizzera tramite l’omonima iniziativa popolare.
Le immagini di quella manna hanno fatto il giro del mondo. Ma non è tutto oro quel che luccica: il popolo svizzero ha diffidato dell’idea visionaria e nella votazione del 5 giugno 2016 l’ha sepolta sotto… una montagna di no.
Altre campagne hanno prodotto immagini forti, mentre altre si sono servite di un immaginario piuttosto trito e ritrito. Questa carrellata di immagini ripercorre alcune campagne dal 1983 al 2016.
(Testo: Renat Kuenzi)
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.