Cartellino rosso per gli hooligan
Le 28 squadre delle due leghe superiori di calcio hanno adottato misure immediate per lottare efficacemente contro la violenza negli stadi.
Le persone violente dovranno essere tenute lontane dagli stadi e saranno aumentati i controlli sulla vendita dei biglietti e nelle curve degli stadi.
A pochi giorni dal fischio d’inizio della nuova stagione calcistica le 28 squadre che gareggiano in Super League e Challenge League hanno deciso nuove misure per lottare contro il fenomeno della violenza negli stadi. In particolare saranno le squadre in trasferta a dover prendere provvedimenti: dovranno infatti rilevare le generalità dei loro tifosi.
Sono soprattutto i fan che vengono da fuori a porre problemi, ha detto venerdì Thomas Helbling, responsabile per la sicurezza della Swiss Football League al termine di un’assemblea generale straordinaria tenutasi a Muri presso Berna. Le compagini ospiti dovranno in futuro organizzare loro stesse la vendita dei biglietti per il settore dello stadio a loro assegnato.
Tali squadre dovranno registrare i dati degli acquirenti e designare degli accompagnatori che li dovranno seguire durante le trasferte. A tutto ciò si aggiungerà una campagna informativa contro la violenza negli stadi e l’impiego di telecamere mobili. Anche le squadre di casa dovranno fare di più per garantire la sicurezza.
A Basilea si è già fatto un passo avanti: è stato predisposto un sistema rafforzato per l’identificazione dei supporter della curva est (chiamata «Muttenzer Kurve»), sono state installate videocamere e costruite barriere fra i vari settori.
Violenza: un fenomeno che non cala
Nel rapporto sulla sicurezza interna pubblicato a fine maggio l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) avvertiva che la Svizzera non ha ancora finito di fare i conti con la violenza negli stadi, anzi, nulla lascia presagire un calo del fenomeno.
Dedicata al 2005, l’analisi degli avvenimenti non contempla gli scontri accaduti il 13 maggio a Basilea, che hanno fatto un centinaio di feriti e danni per almeno un milione di franchi.
La situazione l’anno scorso è leggermente migliorata nell’hockey su ghiaccio, mentre si è degradata nel calcio. In totale nell’ambito di partite di entrambe queste discipline nella stagione 2004/2005 in Svizzera sono state fermate 570 persone e una novantina sono rimaste ferite.
Tifosi violenti svizzeri hanno dato sfogo alla loro aggressività anche all’estero. Così 28 hooligan elvetici sono stati fermati nell’aprile 2005 a Neu-Ulm (Germania) e altri 97 in settembre a Copenhagen. Tre di questi ultimi sono stati condannati a pene fino a 70 giorni di detenzione. Nel rapporto si segnala anche un aumento dei vandali itineranti provenienti dall’estero.
Zoccolo duro e giovani violenti
Secondo Fedpol, in Svizzera c’è uno zoccolo duro, bene organizzato, di circa 400 hooligan che cercano soprattutto lo scontro con altri hooligan. A costoro si aggiungono circa 600 individui, soprattutto giovani, che prendono parte occasionalmente a violenze. Questi ultimi, per Fedpol, sono ancora più pericolosi perché cercano di scontrarsi anche con terzi e con la polizia.
In generale la violenza è diventata più intensa. D’altra parte, gli autori di tali atti sono sempre più giovani. Molti di loro hanno solo fra i 13 e i 16 anni. Gli hooligan sono piuttosto di estrema destra: Fedpol calcola che fra il 10 e il 15% degli hooligan ha contatti con ambienti neo-nazisti.
Le località maggiormente confrontate con la tifoseria violenta sono Basilea, Zurigo, Berna, Lucerna e Lugano. Ma gruppi inclini alla violenza si sono formati anche ad Aarau, San Gallo e Sion (VS). Fuori dai confini nazionali, gli hooligan svizzeri hanno stretti contatti con quelli tedeschi.
La sicurezza negli stadi deve in primo luogo essere assicurata dagli organizzatori. I club sono responsabili dei cattivi comportamenti dei loro fan anche nelle partite fuori casa. Ora anche le squadre che vanno in trasferta devono mobilitarsi.
Le autorità cantonali sono dal canto loro invitate a collaborare maggiormente per togliere dall’anonimato gli autori di violenze noti alla polizia: uno scambio d’informazioni che in numerosi casi il diritto non autorizza ancora.
Legge antihooligan
Le misure adottate dalle squadre svizzere anticipa l’entrata in vigore della cosidetta «legge antihooligan», approvata lo scorso mese di marzo dalle Camere federali. Il testo prevede la creazione di una banca nella quale saranno schedati i tifosi violenti.
Fra le altre regole previste vi è il divieto per gli hooligan di entrare in un determinato perimetro o di viaggiare. I più refrattari potranno essere messi in detenzione preventiva per un massimo di 24 ore.
È inoltre contemplata la possibilità di confiscare ogni tipo di materiale che rischierebbe di incitare alla violenza così come il diritto di creare una speciale banca dati sui tifosi a rischio.
Applicazione a termine
La legge antihooligan (in realtà una modifica della Legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna) entrerà in vigore all’inizio del 2007 e lo rimarrà fino al 2009, in modo da offrire alle autorità di polizia uno strumento di lotta contro la violenza negli stadi in occasione degli Europei di calcio del 2008 e dei Mondiali di hockey su ghiaccio dell’anno successivo.
Un’applicazione limitata nel tempo che permetterà al governo di esaminare se le regole previste dovranno poi essere riprese in un concordato intercantonale oppure se sarà la Confederazione a doversene occupare anche al di là del 2009.
Per questa ultima possibilità, tuttavia, occorrerà prima modificare la costituzione, visto che per il momento non esiste alcuna competenza federale in materia.
swissinfo e agenzie
I dati esistenti parlano di circa 400 hooligan in Svizzera e di circa 600 simpatizzanti.
Negli ultimi anni la violenza negli stadi è aumentata. Il 12 maggio a Basilea, durante l’ultima partita di campionato tra il Basilea e lo Zurigo, oltre 100 persone sono rimaste ferite e i danni hanno superato il milione di franchi.
Il 26 settembre 2004, durante scontri tra tifosi prima e dopo la partita Aarau-Basilea, sono rimasti feriti tra agenti di polizia.
Il 17 agosto 2002, sedici poliziotti e un civile sono stati feriti durante un tafferuglio dopo la partita Basilea-Lucerna.
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