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Cittadinanza automatica per la terza generazione

Keystone

La Svizzera potrebbe presto adottare una sorta di jus soli. Come la camera del popolo, anche quella dei cantoni ha accettato la naturalizzazione automatica dei figli di stranieri della seconda generazione.

L’ultima parola spetterà però al popolo.

Per favorire l’integrazione degli stranieri, la Svizzera si appresta a riformare il suo diritto sulla nazionalità. Con una popolazione immigrata di seconda e terza generazione che conta circa 440’000 persone, la revisione riguarda circa il 6% della popolazione straniera.

“La loro rete di relazioni sociali si trova in Svizzera”, osserva Natalie Avanzino, tra le fondatrici di “Secondo”, una piattaforma d’informazione per gli stranieri di seconda generazione. “Sono di casa in questo paese.”

Ma finora, nonostante siano socialmente integrati, gli stranieri di secondo e terza generazione si scontravano con grosse difficoltà per accedere ai diritti politici. Ora le cose sembrano in procinto di cambiare.

Naturalizzazione automatica

Martedì il Consiglio degli Stati (camera dei cantoni) ha deciso che, a determinate condizioni, gli stranieri della terza generazione potranno accedere automaticamente alla nazionalità svizzera. Diecimila bambini potrebbero usufruire di questa possibilità.

Nelle discussioni, il Consiglio degli Stati non ha modificato le condizioni di partenza per la concessione della naturalizzazione automatica, già votate dal Consiglio nazionale (camera del popolo): nascita in Svizzera, un genitore con almeno cinque anni di scolarità obbligatoria in un cantone e al beneficio di un permesso di soggiorno da cinque anni al momento della nascita del figlio.

Diritto di veto ai genitori

Contrariamente a quanto proposto dalla commissione competente, che voleva che le autorità chiedessero il permesso dei genitori prima di concedere la naturalizzazione, i senatori si sono allineati anche su questo punto alla decisione del Consiglio nazionale (camera del popolo).

Ai genitori sarà concesso solo un diritto di veto: se essi si opporranno alla naturalizzazione automatica, il bambino non verrà considerato svizzero alla nascita. Ma appena raggiunta la maggiore età, potrà diventare svizzero rivolgendosi all’Ufficio di stato civile mediante una dichiarazione.

Naturalizzazione semplificata

Anche gli stranieri della seconda generazione avranno diritto a una procedura agevolta: una possibilità offerta ai giovani tra i 14 e i 24 anni con alle spalle cinque anni di scuola in Svizzera.

La naturalizzazione ordinaria dovrebbe venir semplificata e i costi limitati. Per depositare una domanda, gli stranieri dovranno aver soggiornato nella Confederazione almeno 8 anni, 4 in meno rispetto ad ora.

Secondo i senatori, la naturalizzazione rappresenta un ottimo strumento per l’integrazione. La concessione automatica della nazionalità ha suscitato anche qualche resistenza. In caso di referendum, ha affermato il radicale Rolf Büttiker, il progetto rischia di naufragare se non verrà temperato in senso restrittivo.

Divergenze sul diritto di ricorso

Su un punto però permane ancora una divergenza tra le due camere: il diritto di ricorso. Per il Consiglio degli Stati, le persone la cui richiesta di naturalizzazione ordinaria è stata respinta non potranno ricorrere contro una decisione da loro giudicata discriminatoria o arbitraria.

La camera dei cantoni considera che tale diritto potrebbe ledere la democrazia diretta. In Svizzera sono infatti spesso i comuni a votare sulla concessione della nazionalità.

Anche se vi sono stati casi problematici, come a Emmen, ha affermato il popolare Franz Wicki, la maggioranza delle votazioni nei comuni non dà adito a polemiche. Poiché non esiste un diritto a diventare svizzeri, ha aggiunto, «non si capisce perché debba essere introdotto un diritto di ricorso».

Di diverso parere Ruth Metzler, secondo cui tale possibilità permetterebbe di rispettare i principi di uno Stato di diritto. La Svizzera, ha detto, è l’unico paese a non prevedere la possibilità di ricorrere contro decisioni arbitrarie in materia di naturalizzazione. Secondo la socialista Christiane Brunner, si tratta di un problema di equità.

La legge tornerà quindi in Consiglio nazionale. Ma l’ultima parola spetterà in ogni caso al popolo, poiché la revisione prevede due modifiche costituzionali. La destra ha inoltre annunciato che ricorrerà al referendum. La votazione potrebbe avvenire alla fine del 2004.

swissinfo e agenzie

In Svizzera vivono circa 440’000 stranieri della seconda o terza generazione. Si tratta del 6% dell’intera popolazione e più di un quarto di tutti gli stranieri residenti.

Quelli che nella Svizzera tedesca vengono chiamati “secondos” sono in genere giovani stranieri, nati in Svizzera o che hanno frequentato per vari anni le scuole svizzere.

In particolare i figli degli stranieri di seconda generazione non hanno spesso più alcun legame con il paese d’origine, il paese dei loro nonni, e parlano una lingua nazionale. Nonostante siano integrati in Svizzera, sono però esclusi dai diritti politici.

Le cose dovrebbero ora cambiare: per gli stranieri della terza generazione, la naturalizzazione dovrebbe avvenire automaticamente alla nascita. E anche per gli stranieri di seconda generazione la naturalizzazione dovrebbe essere più facile.

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